Christos Mandas ha parlato dei suoi primi mesi alla Lazio, col giovane portiere classe 2001 intervistato sul canale YouTube greco Betarades.gr:




“Sono venuto a Roma come riserva. Il giorno dopo una sconfitta a Tripoli per 3-0, squilla il telefono e mi dicono che c’è la possibilità di andare a Roma. Non ci credevo. Mi stavo allenando nell’OFI Creta, salgo nello spogliatoio e tutti mi fanno i complimenti. Ho detto ‘ma cosa dite?’. Non avevo detto niente a nessuno, ma era scritto su tutti i giornali. È stato tutto improvviso e non avevo nemmeno preparato le cose. Ho portato con me scarpe e guanti nel caso avessi dovuto fare fotografie”.

“Sono andato a Roma con il signor Lysandros, dirigente dell’OFI, e mio padre. Ho aspettato ore fuori dagli uffici del club ma non è arrivato nessuno. Sarri e il preparatore dei portieri mi hanno voluto da subito. Lysandros, che mi ama come un padre, è venuto a risolvere l’affare, dovevo tornare in prestito all’OFI. Le trattative sono durate tre giorni e ho aspettato per svolgere le visite mediche. Per me era meglio restare a Roma per entrare nei nuovi schemi e per imparare la lingua. Mi piaceva l’idea di tornare in prestito all’OFI, era la mia idea. Invece da quando sono arrivato a Roma non sono più partito”.






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