Il lavoro alla Lazio con Sarri? C’è grande condivisione di tutto ciò che si fa, tra il mister e Lotito c’è un rapporto fatto di rispetto reciproco. Conosco Sarri dai tempi della Nocerina, e so che è un cavallo di razza. Preparatissimo e perfezionista, migliora tantissimo i suoi giocatori. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino Capello, Ancelotti e altri mostri di allenatore come Lippi. Da questi ho tratto sempre spunti positivi e devo dire che Sarri non è inferiore a loro“.




Parola del direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, durante il suo intervento a Lazio Style Radio. “Ho sempre tratto spunto da Ancelotti e Lippi e devo dire che Sarri non è inferiore a loro“, aggiunge.

A fine stagione ci sono le pagelle, io non penso che un professionista a certi livelli si possa permettere delle debolezze o sentirsi appagato. Se così dovesse essere, verrà fuori quel metodo un po più del bisturi. Oggi però non ci sono queste avvisaglie“.

Partiamo dal presupposto che esistono due tipi di calcio: quello giocato e quello mediatico. Paradossalmente uno a scadenza si deve riconquistare la pagnotta e dovrebbe offrire una performance superiore. I problemi sui rinnovi sono situazioni di contorno che non trovano riscontro. Non sono dati per statuto, li si concerta tra le parti e non per questo se non dovesse accadere un professionista che si ritiene tale possa venire meno all’impegno. Questo non è il caso della Lazio, da quando sono qui non ho mai sentito nessuno lamentarsi e figuriamoci in un momento così particolare“.

Immobile ha sempre fatto trasparire la volontà di rimanere alla Lazio e avere un ruolo dopo il calcio giocato qui. Gli Emirati Arabi fanno parte del calcio mediatico che a volte dovrebbe prestare attenzione perché potrebbe mettere di malumore il professionista che non è altro che un uomo con una famiglia. A volte presi dalla rabbia i giocatori possono dire cose, ma un conto è ciò che si dice e un conto ciò che si pensa. Immobile pensa di restare alla Lazio, di esserne capitano e di dare ancora tanto“.

Sul mercato per fare un matrimonio bisogna essere in due. A volte ci sono cose che si possono fare e altre volte no. Per esempio chi può dire che non abbiamo trattato Thuram col padre? Dia è un ottimo giocatore. Bisogna capire però quali possono essere gli equilibri nell’inserimento in un gruppo collaudato come quello della Lazio“.






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