C’era grande attesa per la direzione dell’arbitro Matteo Marcenaro a cui è stato affidato il monday night della decima giornata di Serie A, Lazio-Fiorentina. Il primo episodio borderline della gara arriva al 13′ quando Beltrán porta avanti i viola. L’argentina si aiuta però con il braccio, se ne accorgono tutti tranne il fischietto di Genova che viene corretto implacabilmente dal VAR: gol annullato.

Lazzari diventa il primo ammonito della gara alla mezz’ora quando frana addosso a Nico González, decisione discutibile considerando che entrambi vanno sul pallone e il numero 10 si lascia un po’ andare stramazzando al suolo manco se gli avessero sparato. Al 40′ Guendouzi scappa via a Duncan che per fermarlo non può far altro che abbatterlo, giallo inevitabile per l’ex-Sassuolo. Al duplice fischio scintille tra Rovella e Ikoné che non se le mandano a dire e finiscono entrambi nell’elenco dei cattivi.

Nella ripresa Bonaventura si prende il giallo per la più classica delle cianghette a Zaccagni. Al 58′ i biancazzurri chiedono il secondo giallo per Ikoné che abbatte Marušić ma l’arbitro si limita a concedere la punizione (che Luis Alberto sciupa malamente). Viene invece ammonito per proteste Sarri, stesso destino per Zaccagni che al 67′ sventa troppi complimenti una ripartenza dei viola buttando giù Arthur. Finale thrilling con l’intervento di Milenković su Vecino: mano. Un rigore all’ultimo secondo che Immobile sfrutta alla perfezione per riscattare un periodo difficile, culminato con l’intervista polemica e la perdita della maglia da titolare in favore di Castellanos.

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