di Giorgio BICOCCHI

Quanto fu brutta la Lazio nelle ultime due esibizioni allo Stadium… Uno 0 a 3 nello scorso novembre, poco prima del lungo letargo per i Mondiali in Qatar. Poi uno squallido 0 a 1 in Coppa Italia, con Maximiano che regalò il gol-vittoria a Bremer, sbagliando l’uscita, e la successiva, nostra impotenza anche solo ad entrare nell’area della Juve.




Ecco, la prima missione – sabato pomeriggio, nella prima gara diurna della stagione – sarà proprio quella di cancellare quelle due prove sbiadite e senza mordente- Si può uscire dallo Stadium con un risultato positivo, rimettendosi in carreggiata in Campionato alla vigilia di un doppio turno casalingo, prendendo anche autostima in vista della sfida al “Cholo”Simeone di martedì prossimo? Certo che si può… Vediamo come:

  • La Juve già meritava la sconfitta interna contro il Bologna. Non è imbattibile e ha diversi punti deboli. Non ingannino le larghe vittorie a Udine e Empoli: la squadra è in costruzione e palesa amnesie. In mezzo al campo, ad esempio, dove il play Locatelli potrebbe anche risentire degli sforzi in azzurro;

  • Attaccare dalla parte di Gatti, anello debole della difesa. Provare a far uscire Bremer o Danilo e imbucarsi in verticale;

  • Chiesa pericolo pubblico numero 1. Anticiparlo sarebbe il massimo. Oppure corrergli al fianco, magari senza commettere fallo nei pressi della nostra area perché gli spioventi faranno un po’ paura vista la stazza di alcuni giocatori della Juve (Danilo ha sbloccato in mischia la gara di Empoli, tanto per fare un esempio);

  • Limitare Chiesa e Kostic, dall’altro versante (se Allegri lo schiererà) significherebbe ridurre il numero di palloni per Vlahovic. Che è in netta rimonta rispetto allo scorso anno ed è un altro (ovviamente…) da tenere d’occhio. In questo senso la coppia Casale-Romagnoli dovrà muoversi a tenaglia sul serbo;

  • Giocare a due tocchi, come nostra tradizione, e sventagliare sugli esterni: Zaccagni o Felipe. La Juve (come ogni squadra, d’altronde) soffre i repentini cambi di gioco perché, in mezzo al campo, non possiede un vero “guastatore”;

  • Se Luis Alberto fosse marcato a uomo, passare la bacchetta del gioco a Cataldi o Kamada;

  • Guendouzi, con i suoi strappi, potrebbe ancora una volta rivelarsi decisivo: ad occhio sembra la sua gara. Contro un avversario che in mezzo al campo denota problemi potrebbe azionare interessantissime giocate di rimessa;

  • Juve pericolosa sui palloni aerei: Provedel dovrà uscire spesso;

  • I cambi, giocando per la prima volta alle 15, avranno un peso determinante. Dedicare attenzioni al giovane Weah e a Milik dovrà essere una priorità. E Vecino, Pedro e Lazzari potrebbero avere ampi e risolutori minutaggi.






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