di Claudio CHIARINI

Venghino, siori, venghino! Il Circo Pallonaro è ricominciato! Con tutti i suoi saltimbanchi, cantastorie, domatori, maghi e illusionisti. Trucco e inganno sono assicurati. Il prezzo del biglietto è caro, ma il divertimento è assicurato, almeno per alcuni…




Venghino, siori, venghino! Assisterete a uno spettacolo strabiliante, dove la verità viene stravolta ad arte grazie a regole compilate con tanti e tali cavilli e talmente interpretabili che i nostri abili e perfettamente addestrati maghi e illusionisti saranno certamente in grado di manipolarle, allo scopo di far scorrere la trama dello spettacolo esattamente secondo il copione prestabilito.

Venghino siori, venghino, che il buongiorno si vede dal mattino! Come avete già potuto ammirare nella seconda giornata di spettacolo, abbiamo subito messo in scena alcuni dei nostri migliori e più mirabolanti trucchi, che vi fanno sin d’ora immaginare il lieto fine dello spettacolo. Persino la tecnologia è stata messa al nostro servizio e al servizio del copione prestabilito, proprio come avete potuto ammirare nelle tre esilaranti scenette dove i maghi e gli illusionisti hanno inscenato la farsa dal titolo “Vedo e non vedo, vado a rivedere o non vado a rivedere?” Ovviamente, non vedo e non vado a rivedere, siore e siori! Tre sgambetti a tradimento e le tre vittime di turno finiscono gambe all’aria! Ma ovviamente maghi e illusionisti si girano dall’altra parte e fanno finta di non vedere! Che risate, siore e siori! Che divertimento!

Ma certo, siore e siori, ecco a che serve la tecnologia, sin dall’inizio della sua introduzione nel Circo Pallonaro: è l’arma che spara coriandoli, la più divertente di tutte, perché i nostri addestrati maghi e illusionisti la utilizzano per favorire il potente a discapito del giusto, tutto ciò con sommo divertimento del pubblico che ha sborsato bei quattrini per il biglietto senza minimamente immaginare che la realtà mostrata sia una farsa costruita ad arte!
Si, perché il Circo Pallonaro, tutti i suoi lustrini e tutte le sue luminarie, sono in realtà al servizio di pochi potenti e l’incasso dello spettacolo, briciole a parte, deve finire sempre nelle solite tasche, peraltro bucate! E chi tra le comparse dovesse commettere atto di lesa maestà sarà immediatamente punito dalla schiera dei funambolici saltimbanchi, dei sagaci illusionisti, dei portentosi maghi, dei verbosi cantastorie e persin delle fiere sguinzagliate dai solerti domatori!

Le comparse non si danneranno mai più di tanto per migliorare il loro ruolo, peraltro molto ben pagato, per cercare di conquistarne uno da protagonista! Del resto, chi è quel fesso che sputa nel piatto ove suole mangiare? Chi è il tonto che si mette a rischio di perdere tutto? Gli unici ingenui forse sono proprio quelli che pagano i salati biglietti e abbonamenti del Circo Pallonaro… poveri illusi!

Del resto, proprio come il prode Santi Bailor, Ammerican Actration nella pellicola “Un Americano a Roma”, osava a un certo punto definire il proprio posto di lavoro “un zozzo letamaio”, anche gli spettatori del Circo Pallonaro ogni tanto aprono gli occhi e intravedono la menzogna che gli viene propinata… Ma subito dopo, proprio come il bisognoso Santi Bailor che, una volta cacciato, torna a implorare il lavoro e un piatto di minestra, anche loro si rendono conto di non poter vivere senza l’illusione del Circo Pallonaro. Persino “un zozzo letamaio” è meno peggio del piattume che li circonda. E che tutto vada come è stato deciso che debba andare. Con buona pace di sani valori, di lealtà, di spirito olimpico e di pari opportunità.

Nel Circo Pallonaro regna solo la legge della jungla e l’obbiettivo è quello di distribuire premi e denari ai soliti tre potenti e prepotenti. E se per straripanti meriti un soggetto diverso da questi riesce momentaneamente a intrufolarsi nel gotha, commettendo atto di lesa maestà e privando il potente di turno degli indispensabili quattrini necessari per riempire le tasche bucate, questo fatto viene considerato un’anomalia dal sistema del Circo Pallonaro e viene immediatamente corretto. Un sistema che definire marcio e corrotto, oltre che ridicolo, è un eufemismo.

E poi ci meravigliamo che non venga assegnato alla Lazio il sacrosanto Scudetto del 1915…
Nel “zozzo letamaio” del Circo Pallonaro le parole verità e giustizia sono semplicemente bandite.






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