di Fabio BELLI
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa dal Lazio Training Center di Formello alla vigilia dell’esordio in Serie A della Lazio, impegnata domenica sera nella prima giornata del nuovo campionato in casa del Lecce:
“Il campionato è difficile, ci sono delle squadre più attrezzate di noi: l’anno scorso abbiamo beneficiato del fatto che tante squadre hanno perso molte energie nelle Coppe perdendo punti in campionato. Non credo che questo si ripeta, poi noi siamo qui per ribaltare i valori sulla carta ma le difficoltà sono le stesse dell’anno scorso. La Serie A mi sembra un campionato in leggera crescita, non prendo per oro colato quanto fatto dalle squadre italiane nella scorsa stagione perché c’è stata un po’ di compartecipazione in quanto a sorteggi favorevoli ma mi sembra che un percorso di crescita si sia imboccato“.
“Penso che i valori della Serie A siano molto in linea con quelli dell’anno scorso, per poter lottare per la Champions dovremo fare qualcosa ai limiti delle nostre potenzialità. I nuovi al momento sono tutti indietro a livello di condizione fisica, in particolare Rovella che viene anche da un lieve infortunio e Kamada che è stato un po’ fermo d’estate. Isaksen sta meglio ma ovviamente deve entrare nei nostri meccanismi d’attacco“.
“Se a 24 ore della partita mi metto a parlare di mercato, che secondo me è uno scandalo tenerlo aperto con le partite in corso, compreso a gennaio quando ci saranno 9 partite col mercato aperto. Ci si lamenta molto che i “mercanti” hanno in mano il calcio mondiale ma che leggi abbiamo fatto per limitare tutto questo? Se si fanno regole di questo tipo si dà il calcio in mano ai mercanti. Già mi girano un po’ i coglioni che domani si gioca con giocatori che possono avere la testa sul mercato, per quel che mi riguarda che le bufale che avete scritto su di me non le avevo mai sentite in tutta la mia carriera. Se il livello dell’informazione è questo anche per le cose serie sono preoccupato“.
“Kamada può pestare le stesse zone di campo di Milinkovic ma ha caratteristiche completamente diverse e di conseguenza la squadra giocherà in squadra leggermente differente. Penso che siamo migliorati a livello di rosa, poi se siamo migliorati negli undici lo vedremo“.
“Contano più le energie nervose che quelle fisiche, molto spesso. Giocare il giovedì sera facendo a volte 4 ore di volo e rientrare il venerdì pomeriggio per poi rigiocare la domenica, come l’anno scorso, rende molto difficile ricaricarsi. Quest’anno si potrà fare qualcosa di meglio a livello di energie fisiche ma bisognerà vedere quanto ci costerà giocare in Champions a livello di energie nervose. Il calendario che hanno fatto a noi in Serie A e un mio amico che fa le statistiche con 3 trasferte nelle prime 4 giocando con Juve e Napoli è praticamente impossibile. Non credo sia stato un calendario causale, nelle prime trasferte dopo essere arrivati secondi è incredibile affrontare 2 squadre arrivare nelle prime 5“.
“Negli ultimi anni sono stato almeno 3 stagioni sia a Empoli sia a Napoli, le eccezioni sono state Chelsea e Juventus. Per i risultati che dovevano ottenere Empoli e Napoli c’era una qualità adeguata, a noi vengono chieste cose ai limiti delle potenzialità. L’anno scorso per tutti gli esperti eravamo la settima forza: stamattina ai ragazzi dicevo che sarà fondamentale la continuità, bisognerà entrare al massimo sin dal primo minuto della prima partita anche se non è facile passare alla modalità “tre punti”. Lecce è l’unico stadio dove non ho mai vinto, l’anno scorso ci abbiamo perso e sappiamo di trovare una squadra che sta già bene fisicamente, già rapida e pericolosa. E’ una partita da affrontare con grande umiltà“.
“Alle generazioni attuali è difficile spiegare cosa è successo 50 anni fa con lo Scudetto della Lazio. Certi messaggi relativi a certi personaggi sono difficili da far capire oggi, chi li ha vissuti sa alla perfezione cosa hanno rappresentato quei calciatori e quel titolo. Per un danese o un giapponese è sicuramente più difficile da capire. Quello Scudetto lì è un qualcosa di assolutamente particolare, con un fascino assolutamente superiore“.
“Lazzari in alcune partite è indispensabile, in altre serviranno le caratteristiche di giocatori diversi. Puntiamo su di lui così come è importante avere a disposizione Hysaj, Pellegrini e Marusic, che ha avuto un’estate difficile dopo l’operazione“.
“Questa mattina è stato difficile allenarsi, io ero fermo ma soffrivo col sole a picco. Ad agosto si può giocare in Inghilterra, 15 giorni fa a Birmingham facevano 11 gradi, in Germania si fermano a gennaio a -15. Qui siamo quasi in Africa ma si pretende di giocare a 38 gradi, è un’anomalia questa dei calendari italiani“.
“La Lazio ha mantenuto le stesse caratteristiche, catena di comando dirigenziale molto corta, società in mano a una famiglia e non a un fondo internazionale, con tutti i pregi e qualche difetto fisiologico. Io mi ritengo un grande organizzatore di squadre ma necessito di molto tempo per trovare l’assetto giusto, ognuno ha i suoi pregi e difetti“.
“Luis Alberto l’ho visto bene, era un giocatore responsabilizzato anche l’anno scorso come tutti gli elementi della squadra. Ha fatto una buona preparazione, viene da un periodo più sofferto con un po’ di acciacchi che lo stanno frenando ma sono sicuro che sarà importante come nella passata stagione, soprattutto da novembre in poi“.
“La possibilità di vedere i nuovi in campo domani c’è sicuramente, se ti dovessi dire però che sono già pronti al 100% no. Io ho questa difficoltà, ho bisogno di tempo per inserire i nuovi e questi tempi a volte sono più lunghi. Qualcuno per spezzoni di partita lo vedremo sicuramente dentro, Kamada è un giocatore fatto, non è pronto fisicamente o per i meccanismi ma per esperienza la prestazione te la può tirare fuori in qualsiasi modo, altri hanno bisogno di più tempo. Quando ero giovane ricordo che soffrì Platini l’innesto in Italia, venire dall’estero, cambiare lingua, modo di mangiare non è mai semplice“.
