di Claudio CHIARINI

La Uefa grazia Mourinho: solo 4 giornate di squalifica nelle competizioni UEFA dopo la finale della Roma persa contro il Siviglia. In pratica un “buffetto”, quasi una carezza, per l’aggressione verbale all’arbitro inglese Taylor, come si spiega nel comunicato ufficiale:




L’Organo disciplinare, etico e di controllo UEFA ha preso le seguenti decisioni che influenzerebbero la partecipazione dei tifosi alle partite UEFA: – Sospendere l’allenatore dell’AS Roma, José Mourinho, per le prossime quattro (4) partite di competizioni UEFA per club a cui avrebbe altrimenti partecipato, per aver rivolto un linguaggio offensivo a un ufficiale di gara“.

Con questa “sentenza” il massimo organo calcistico continentale indirettamente sdogana i comportamenti verbalmente violenti nei confronti degli arbitri da parte di tesserati punendoli con una semplice e irrisoria squalifica e senza toccare dove fa più male: il portafoglio del tecnico.
Per di più, naturalmente, la Roma farà ricorso contro la decisione e ci sta anche, considerata la malleabilità della Uefa, che ottenga uno sconticino sulla squalifica.
Anche la punizione alla società giallorossa appare leggerina: “Multa di € 50.000 e vietare all’AS Roma di vendere biglietti ai propri tifosi ospiti per la prossima (1) partita delle competizioni UEFA, per accensione di fuochi d’artificio, lancio di oggetti, atti di danneggiamento e disturbo alla folla. Multa di 5 mila euro per comportamento scorretto della squadra”.
In ogni caso questa vicenda dimostra ancora una volta che la Uefa a chiacchiere sbandiera e si schiera contro razzismo, violenza e fair play finanziario e non, ma a fatti, quando è il momento di agire, si gira dall’altra parte e fa come se nulla fosse. Ancora una volta complimenti!






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