Di Giorgio BICOCCHI

Ci sono notti che filano negli almanacchi e che scrivono la storia. Ecco, questa è una di quella con una Lazio semplicemente perfetta che passa al “Maradona”. Da Parolo, Candreva, Onazi e Klose – i marcatori dell’ultimo squillo al vecchio San Paolo – al bolide odierno di Vecino (a proposito, secondo gol di fila da fuori area…): solo applausi per una Lazio sempre sul pezzo, dal primo al novantacinquesimo…




Primo tempo

– Pronti, via e sfioriamo subito il gol. Parabola del Mago, testa di Vecino. Porca miseria, sulla linea c’è Di Lorenzo. Ma si rifarà nella ripresa, Matias, hai voglia…;

– Corti, concentrati e senza fronzoli: ottimo inizio dei nostri;

– Napoli privo di ritmo: Krava meglio di Lozano;

– Hysaj tenace nel suo vecchio stadio che ancora gli rinfaccia l’errore nell’ultima gara col Verona che propizio’ la mancata qualificazione alla Champions;

– Lavorone dei nostri due esterni di attacco. In pratica e’ come se a centrocampo fossimo in cinque;

– Che fanno gli azzurri? Un tiro largo di Osimhen, un altro di Zielinski. Poi una botta di Anguissa, pure deviata, che Provedel mette in corner;

– Ciro la vede poco: anche lui proteso ad accorciare e ad aiutare i compagni;

– Non calciamo verso Meret ma neppure subiamo tiri: questo è il compromesso che scegliamo nel primo tempo;

– Pairetto, l’arbitro che sorride sempre, fischia puntuale. Lazio molto ordinata, stretta, mai in affanno. Purtroppo siamo solo a metà del guado…;

Secondo tempo

– Il Napoli inizia collezionando angoli ma non sbandiamo;

– Poco fraseggio, la palla sembra scottarci tra i piedi. Eppure il Napoli non pare quello bulldozer visto da agosto ad oggi…;

– Krava sgomma sulla destra ma Marusic non trema;

– Esce Felipe, entra un commovente Pedro, con maschera in faccia e fasciatura alla mano fratturata…;

– Di rimessa iniziamo a pungere;

– Ed ecco l’istantanea da collocare in uno dei prossimi libri sulla Lazio: Krava respinge corto, sulla palla si avventa Vecino che scarica in porta un destro a fil di palo;

– Il Napoli si desta, punto sull’orgoglio. Collezionerà solo una traversa di Osimhen e una parata prodigiosa di Provedel su tap-in di Kim;

– Entra Cancelleri che (finalmente) sembra un furetto;

– Sergej timbra lo spigolo della porta di Meret;

– Il tempo scorre e i nostri raddoppiano gli sforzi;

– Pairetto fischia tre volte. “Se proprio dovevamo perdere una partita meglio farlo con una squadra di Sarri”, ci scrive un amico di Sorrento. Voliamo a 48 punti, nella notte in cui nessuno avrebbe scommesso un euro la Lazio si scopre regina!






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