di Giorgio BICOCCHI (foto © Antonio FRAIOLI)

Ma è tornato l’inverno zemaniano? Ricordate quel periodo? Quando si infilavano cappelli e guanti la Lazio andava in tilt. Proprio ciò che sta accadendo alla Lazio sarriana. Quarta gara senza vincere, soprattutto una sensazione di impotenza. Da terzi soli che potevamo essere ci ritroviamo sesti. E per fortuna che la Juve è stata (per il momento…) penalizzata…




Primo tempo

– Pochi secondi e Cataldi scopre di avere un ospite inatteso alle spalle: è Koopmeiners che lo seguirà a uomo;

– Sarebbe stato il gran ritmo orobico il nostro più grande avversario. E così è: i nerazzurri scendono alla grande soprattutto dalla parte di Lookman;

– Dieci minuti di dominio nerazzurro: Lazio, dove sei?;

– Eccolo, il nostro squillo. E che squillo… Ciro si mangia un gol colossale davanti a Musso. Sarebbe stato il gol che cambiava la gara…;

– Invece l’Atalanta torna in cattedra: Lookman orienta e il rientrante Zappacosta coglie il “sette” col piattone;

– L’Atalanta si trova a meraviglia in campo? Sono 11 i giocatori di Gasperini? Si, lo sono ma sembrano di più;

– Romagnoli esce “stirato”. Un’altra spia di una serata nefasta;

– Verso il minuto 35 diamo una accelerata alle nostre azioni. Il Mago smista, Milinkovic guadagna qualche contrasto. Ma è Ciro a non incidere, purtroppo;

– Altra brutta nuova: Zaccagni, ammonito sotto la Tevere, salterà Salerno. “Ma ci sarà col Cluj”, sottolinea accanto a noi un cultore della Conference…;

– E proprio Zac, con una rasoiata da fuori area, chiama Musso al grande intervento;

– Sintesi della prima frazione: poteva anche andarci peggio. L’Atalanta ha costruito almeno sei o sette palle gol. Dobbiamo alzare il ritmo adesso ma – facendolo – ci esporremo al contropiede. Perché Boga e Zapata, in panchina, già pregustano gli spazi larghi…

Secondo tempo

– Ciro si (ri)mangia un gol. Non è proprio serata…;

– Spingiamo ma senza sfondare. Il centrocampo è monopasso, lo spartito uno solo. Insomma, l’Atalanta ci aspetta e riparte in tranquillità;

– Sarri smonta la squadra. Ma non ci sono i frutti sperati;

– E puntuale come una cambiale scaduta ecco il raddoppio atalantino;

– Ci sarebbe anche tempo per rialzare la testa. Ma non ci siamo;

– Non tiriamo mai in porta. Diciamo che da Lazio/Monza di metà novembre – a parte la gara col Milan – ci siamo lentamente avvitati su noi stessi;

– Sfolliamo e la sintesi della serata è questa: abbiamo perso in casa, sono quattro partite che non vinciamo. Zaccagni sarà squalificato a Salerno, Romagnoli si è fatto male e Ciro non è più lui. Si, forse era meglio vedere Amadeus e il Festival…






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