di Giorgio BICOCCHI

Ci sono esterni italiani più forti, ad oggi, di Zaccagni? Mmmmm, anche senza essere di parte diciamo di no… Perché la crescita di Mattia è davvero da grande giocatore, ormai abituato a sgommare, in attacco, saltando sempre di netto qualsiasi avversario, e a rincorrere in difesa, aiutando spesso Marusic, l’ultimo del suo versante, conquistando palla in difesa e poi ripartendo. Come una molla perennemente in azione.




Un gol, con un fiuto grande così, e un assist al bacio per il Sergente nella gara contro lo Spezia. E poi sempre presente in ogni nostra azione. La sensazione, insomma, che il nostro Mattia possa ritagliarsi – con Sarri – la stessa importanza che aveva nel Napoli Callejon, diventato, nel tempo, uno dei più fidati scudieri del “Comandante”.

Adesso che è diventato risorsa di questa Lazio a Zaccagni si chiede un ulteriore, ultimo step. Sia più egoista, a volte, calci in porta anche da fuori area, non sia eccessivamente altruista anche quando altruista sarebbe meglio non essere. Già perché – come ampiamente dimostrato nel Verona dell’allora Juric – Zaccagni sa essere letale anche dalla distanza, dotato di tiro secco e potente. Un affarone, sommando i suoi pregi, averlo preso dal Verona a poco meno di 9 milioni. Perché oggi Zaccagni, nel pieno della maturità, vale almeno tre volte tanto. Utile alla causa, decisivo nei ripiegamenti e nelle percussioni offensive. Non teme la fatica, prende botte e le restituisce, ingaggiando talvolta duelli rusticani, in pieno stile Anni Settanta, con gli avversari.

Ora da lui ci aspettiamo anche una crescita in Europa. Ci servono le sue intuizioni e i suoi gol, magari sin dalle prossime due sfide contro i tenaci austriaci dello Sturm. Non dimenticando che la sua assenza per squalifica – nella gara del play-off 2021 di Europa League contro il Porto – probabilmente contribuì al nostro sfratto dal Vecchio Continente.

Avanti, Mattia, allora, senza paura. Anche perché – diciamocelo – giocare accanto a questo Felipe ritrovato, a Milinkovic, a Luis Alberto e a Re Ciro deve essere anche facile…






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