di Fabio BELLI

Le pagelle della brutta sconfitta subita dalla Lazio in Turchia contro il Galatasaray all’esordio in Europa League.




Strakosha 4 – La prestazione ci sarebbe anche, ma l’errore è una tragedia più a livello psicologico che tecnico. Servirà una forza da leone per non renderlo il capolinea della sua avventura alla Lazio.

Lazzari 5.5 – Come sempre lo sprint non gli manca, ma troppo spesso le sue accelerazioni lo portano nella terra di nessuno.

Luiz Felipe 5.5 – Bene fino a una brutta incomprensione con Acerbi che per poco non porta al gol Akturkoglu. Manca sicurezza, quella dei suoi tempi migliori.

Acerbi 5.5 – Chiamato a impostare il gioco dalle retrovie, non riesce a far bene il suo compito principale: difendere.

Hysaj 5.5 – Non manca la generosità, ma la precisione negli appoggi sì.

Akpa Akpro 5 – Dovrebbe essere l’uomo dai quattro polmoni, ma non sembra avere la qualità per un gioco tutto fraseggi e tocchi rapidi. L’ammonizione poi con lui è una tassa. (dal 55′ Milinkovic-Savic 4.5 – Sbagliare un gol del genere con tale sufficienza non è da lui, che pure ogni tanto esagera col fioretto, ma stavolta si affloscia come un soufflé. Gravissimo perché poteva raddrizzare una serata nera, ma anche lui sembra al momento fuori dal gioco, senza un ruolo preciso).

Lucas Leiva 5.5 – Il discorso è sempre quello: non può cantare e portare la croce. E non è una questione anagrafica, ma tattica. (dal 83′ Cataldi sv).

Luis Alberto 5 – La prestazione-super con lo Spezia è un ricordo, dopo la sosta, almeno per ora, sembra completamente fuori dallo spazio e dal tempo. (dal 65′ Basic 5.5 – Entra con buon piglio ma perde palloni in maniera irritante nel finale).




Felipe Anderson 5 – Non salta l’uomo, non recupera: l’unica differenza rispetto alle sue giornate peggiori è la voglia di rincorrere gli avversari, ma comunque farlo a vuoto non è di grande aiuto. (dal 65′ Pedro 6 – Il fatto che continui ad essere l’unico sufficiente focalizza il problema probabilmente su quanto la squadra non abbia ancora “digerito” il nuovo allenatore).

Immobile 5.5 – Senza la profondità di Luis Alberto sembra un pugile suonato che gira attorno al ring. La generosità è sempre quella ma non basta. (dal 55′ Muriqi 5.5 – Inutile farlo entrare se non lo si cerca con lo straccio di un suo cross. Avrà fatto pochissimo finora nella sua esperienza laziale ma è incredibile la pervicacia con cui un giocatore con le sue caratteristiche continua a non essere sfruttato per i colpi di testa).

Zaccagni 5.5 – Si vede che entra con la voglia di spaccare il mondo ma sbaglia tanti, troppi palloni, andando addirittura in tilt nel finale. Gli serve tempo, è pur sempre l’ultimo arrivato.

L’all. Maurizio Sarri 5 – La squadra sembra in crisi di rigetto dopo l’approccio che era sembrato più che incoraggiante. Ogni calciatore sembra frenato dal bisogno di pensare prima di agire, inutile poi restare inchiodati agli schemi a 5′ dalla fine sotto di uno in casa dei turchi. La rivoluzione deve partire anche da lui.






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