di Giorgio BICOCCHI
Sembrava una gara in discesa, al PalaGems: dopo tredici minuti dall’inizio della sfida contro la Nordovest, infatti, la Lazio vinceva 4 a 1 (doppietta di Lupi, un gol a testa per Capponi e Nikao) e tutto lasciava credere, anche se il futsal è sport diabolico, che i biancazzurri avrebbero potuto condurre in porto almeno un risultato positivo, utilissimo un chiave-salvezza.
Invece, da lì’ in avanti, la Lazio non avrebbe più segnato, subendo la clamorosa rimonta dei rivali che, realizzando ben sette reti, si sono alla fine imposti per 8 a 4, avanti alla Lazio, adesso, anche nel computo degli scontri-diretti.
Una resa preoccupante, quella dei biancazzurri, incapaci di tenere alta la concentrazione soprattutto nella fasi conclusive del primo tempo, chiusosi sul 4 a 4. Nella ripresa, spinta dall’entusiasmo per aver già riacchiappato una gara che era in netta salita, la Nordovest ha ancora colpito quattro volte, tenendo pure in difesa. E per la Lazio non c’è stata più possibilità di tornare in carreggiata.
Sconfitta pesantissima, inutile negarlo, soprattutto per le modalità con cui è maturata. Ora bisognerà provare a vincere in Sardegna, contro il Monastir, per evitare le forche caudine dei play-out della Serie A2.
(Fonte: sslazio.org)