di Giorgio BICOCCHI 

Buon anno alla Lazio, buon 2021 a tutti i Laziali. Al pari del resto del mondo è come se ognuno di noi, braccato dalla pandemia, abbia perduto un anno. E, con noi, ovviamente, tutte le nostre atlete e i nostri atleti. Cosa chiedere allora all’anno che verrà? Salute per tutti noi, certo, ma pure che tutte le nostre Lazio tornino in campo, tornino ad abbracciarci, a sventolare – in ogni campo di gara – i nostri colori.

La Lazio resta la stella cometa della nostra vita. La società che ha portato lo sport a Roma, all’inizio del 1900, insegnandolo poi all’Italia intera. Lazio, luminosa stella cometa. E lo sarà fino all’ultimo dei nostri giorni.

Una passione travolgente, un ideale di vita. Perché un Laziale, per stile e sobrietà, lo riconosci in un salotto, in un vagone ferroviario, seduto in aereo o in un traghetto. Perché sappiamo gioire con sobrietà, senza eccessi. Ma pure convivere con i rovesci, perché le nostre Lazio sanno che lo sport concede sempre una occasione di rivincita.

Abbiamo passato indenni due guerre nella nostra storia. Alla fine del primo conflitto mondiale avevamo già oltre quattromila tesserati. Perché la passione per la Lazio aveva travalicato macerie e crateri. E, dopo la seconda guerra mondiale, tornammo a gioire grazie anche a Fausto Coppi, mica uno qualunque.

Ecco perché neppure il Covid incrinerà la nostra passione, il nostro attaccamento alla Lazio, ai suoi ideali, alla sua storia di vita e cultura sportiva.

Buon Anno allora, a ciò che portiamo nel cuore. Da una vita intera…

(Fonte: sslazio.org)

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