Dal 2010 al 2019, tutto d’un fiato. Riviviamo i dieci anni della nostra storia con le esultanze più belle.

Partiamo dal 16 gennaio 2011. Dal gol di testa di Libor Kozak che decise all’84’ l’incontro casalingo con la Sampdoria. Euforia alle stelle sugli spalti e tra i calciatori: indimenticabile la corsa di Kozak sotto la Curva Nord con la maglietta strappata dal suo compagno di squadra Diakité.




Passiamo alla stagione successiva, al 16 ottobre 2011. Lazio-Roma. Al 93’ Matuzalem pesca Klose al centro dell’area. Aggancio e destro piazzato. Lazio in vantaggio all’ultimo secondo nella stracittadina, l’intera squadra si riversa sul campo per festeggiare il gol del tedesco tra l’euforia generale dello Stadio Olimpico.

Il primo sussulto di Antonio Candreva. Il primo centro in maglia laziale, in una gara speciale. Era il 7 aprile del 2012. Nel giorno dedicato alla memoria di Giorgio Chinaglia, scomparso pochi giorni prima, la Lazio supera per 3-1 il Napoli all’Olimpico. Candreva, dopo aver siglato il suo gol, abbraccia la popolazione biancazzurra correndo verso la Curva Nord.

Siamo alla quarta esultanza. Era il 26 maggio del 2013. Michael Ciani spazza l’ultimo pallone dell’incontro. Orsato porta il fischietto alla bocca e decreta la fine dell’incontro. Cos’altro aggiungere?

A metà del percorso troviamo un’altra esultanza-derby. Era il 4 aprile del 2017. La Lazio affronta la Roma nella semifinale di ritorno di Coppa Italia dopo aver vinto per 2-0 il primo confronto. Milinkovic lancia Immobile ed il tecnico Simone Inzaghi accompagna con una corsa la cavalcata del suo attaccante verso la porta. Dopo il gol, l’apoteosi.

Torniamo ad un’altra finale. Quella del 13 agosto 2017. Di fronte alla Lazio c’è la Juventus. Avanti di due reti, la Lazio si fa riprendere dai bianconeri sul 2-2. Ma a pochi secondi dal termine, Lukaku scappa sulla sinistra ed offre a Murgia una palla impossibile da sbagliare. Il resto è storia…




Un altro successo in extremis. Stessa stagione, ma in campionato. Datato 27 agosto 2017. La Lazio affronta in trasferta il ChievoVerona: Immobile sigla il vantaggio, i clivensi pareggiano. All’89’ Milinkovic raccoglie un pallone dal limite e lascia partire un tiro di esterno destro che si insacca. Scoppia la gioia di squadra, Inzaghi raggiunge il suo calciatore e lo butta giù per un abbraccio che resterà per tanto tempo nelle memorie.

Passa poco più di un mese e la Lazio sfida nuovamente la Juventus, in campionato all’Allianz Stadium. All’ultimo minuto i bianconeri hanno l’opportunità di pareggiare il match su rigore. Strakosha ipnotizza Dybala e si tuffa sulla destra intercettando il penalty, ragalando uno storico successo alla sua squadra.

Arriviamo al 15 maggio scorso. La Lazio è in vantaggio per 1-0 sull’Atalanta nella finalissima di Coppa Italia. Caicedo, appena entrato in campo, spazza il pallone in avanti. Sulla sfera si avventa Joaquin Correa che, dopo uno splendido coast-to-coast supera anche Gollini depositando la sfera nel sacco. Inizia la festa.

Ultimo atto. Juventus e Lazio si contendono la Supercoppa italiana a Riad ed i biancazzurri sono avanti di una rete. A tempo ormai quasi scaduto Cataldi calcia una punizione dal limite. La traiettoria aggira la barriera e bacia la traversa nei pressi dell’incrocio dei pali. La Lazio alza al cielo la sua quinta Supercoppa.

Ma tra tutte queste esultanze, quale merita il primo posto nella storia: è possibile votare su tutti i canali social del club. Basta lasciare un commento!

(fonte: sslazio.it)









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