Immobile, Felipe Anderson, Luis Alberto e Lucas Leiva hanno collezionato numeri da record, stabilendo diversi primati, e risultando una base fondamentale della stagione laziale.




Ciro Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson e Lucas Leiva, quattro nomi che hanno ottenuto primati rilevanti in questa stagione, quattro giocatori che hanno fatto la differenza. Intanto, il numero 17, leader in molteplici classifiche di rendimento, si è fregiato del titolo di capocannoniere in Italia ed in Europa League, unico laziale a ottenere il duplice traguardo nella storia gloriosa del club. Sono 29 i gol messi a segno in serie A, primo in graduatoria insieme a Icardi, mentre in Europa 8 centri gli hanno consegnato lo scettro in coabitazione con Aduriz del Bilbao. Un bomber capace di realizzare 41 gol stagionali, terminando al quarto posto tra i cannonieri europei, dietro a Messi, Ronaldo e Salah.




Ciro ha segnato di destro, di sinistro, di testa e su rigore, esaltandosi nel gioco pratico e veloce della Lazio, che si basa sulle soluzioni in verticale, e le ripartenze a mille previste dalla filosofia del mister Inzaghi. Immobile predilige essere il dominante in attacco, il riferimento, e anche nella prossima stagione si punterà tutto su di lui. L’uomo che ha assistito di più il bomber campano è stato Luis Alberto, autentica rivelazione del campionato laziale, miglior assistman della massima serie con 14 suggerimenti vincenti. Intanto, lo spagnolo è una sorta di regista avanzato, dinamico, che sa muoversi e collocarsi là dove si apre lo spazio. Presa la giusta posizione ha il piede educato per sfornare palloni vincenti, che sia in movimento, oppure da calcio piazzato.




Poi c’è Lucas Leiva, elemento portante della squadra di Inzaghi, non solo per quello che ha fatto vedere in campo. Il brasiliano oltre alla sua esperienza, ha messo a disposizione la sua capacità di empatizzare col gruppo, col suo sorriso ha saputo cementare i legami, ha svolto il ruolo da chioccia per il giovane Luiz Felipe, e quello di guida della compagine laziale. Campione vero, è stato il miglior biancoceleste per palloni recuperati, e tackle vinti, ma anche in fase di impostazione ha letteralmente illuminato la trama laziale.




Infine, Felipe Anderson è l’uomo dei dribbling, con 3,7 dribbling riusciti a partita, più di ogni altro giocatore della serie A. Con le sue accelerazioni palla al piede ha fatto la differenza, mostrando qualità tecniche straordinarie. Il numero 10 laziale è l’elemento in grado di creare con continuità la superiorità numerica, sia sulle corsie esterne che per vie centrali. I 4 moschettieri laziali, insomma, rappresentano un patrimonio tecnico dal valore inestimabile.



LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.