Renzo Garlaschelli è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air.




Oggi, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, è doveroso partire dal ricordo di Giorgio Chinaglia:Con lui ho avuto un grande rapporto nonostante qualche problema iniziale, in campo. Giorgio quando giocava era quasi insopportabile, ma fuori dal campo era una persona straordinaria, si metteva a disposizione di tutti, era il comandante e un punto di riferimento. Se non faceva gol è chiaro che diventava intrattabile, il gol era ciò che lo caricava e lo faceva stare bene.




A Roma quei ricordi sono incancellabili:Ultimamente vengo poco a Roma, mi fa piacere vedere gli amici rimasti, a partire da Giancarlo Oddi. La mia compagna è rimasta allibita nel vedere come a Roma, a distanza di cinquant’anni, sono ancora tutti legati a questa squadra, ai ragazzi del ’74.

Nella Lazio attuale rivedi qualcosa di quel gruppo?Credo fosse molto più difficile gestire quel gruppo lì. E’ una squadra che diverte a guardarla, Inzaghi sta lavorando molto bene nella gestione del gruppo, ma bisogna dire che anche la qualità tecnica dei giocatori è eccellente.




Chi ti ha sorpreso di più nella rosa della Lazio?Immobile: che il giocatore fosse bravo non c’erano dubbi, ma mi ero fatto un’idea di un calciatore che non avesse tutta questa continuità. Si è rivelato invece indispensabile per la Lazio.

Quanto è importante Lazio-Udinese, stasera? Vale tantissimo, anche perché in campionato la classifica tende ormai ad accorciarsi nella corsa ai vari obiettivi e tutti i punti sono importantissimi. Sulla carta la Lazio è nettamente superiore all’Udinese ed ottenendo un risultato positivo potremmo lanciarci verso quello che sarà un momento molto duro della stagione. Dovrà essere bravo Inzaghi a gestire i tanti impegni ravvicinati.




Un pensiero su Inter e Roma?Dai giallorossi mi aspettavo qualcosa di più, anche alla luce di come era partita e dell’organizzazione che aveva espresso. L’Inter invece non mi convinceva sin dall’inizio, non credevo che Spalletti avesse la bacchetta magica: nelle ultime cinque partite l’Inter ha fatto 3 punti, è indice di un momento complicato. La Lazio ha la qualità per arrivare terza.




Cosa manca alla Lazio di oggi per essere allo stesso livello delle prime due in classifica?Manca ancora parecchio, si più migliorare ma ci vuole tempo per costruire una squadra in grado di vincere il campionato. Anche perché per alcuni giocatori le offerte sul mercato poi diventano irrinunciabili e bisogna sempre avere la forza di riorganizzarsi.”



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