di Alessandro DE CAROLIS

La Serie A ha un nuovo record: supera per la prima volta la Liga spagnola diventando così il campionato europeo con la più alta media gol a partita. Una 38° giornata che ha regalato emozioni fino all’ultimo minuto. In palio c’era ancora il secondo posto e il quart’ultimo posto, due piazzamenti importanti in cui Roma e Crotone hanno avuto la meglio rispettivamente su Napoli ed Empoli.




I giallorossi, in una cornice di 65.000 persone per il “Totti Day”, festeggiano doppiamente un piazzamento essenziale per le casse della società. Il gol di Perotti al 90’ ha fatto festeggiare Monchi, Baldissoni e Pallotta con abbracci ed esultanze. Una vittoria sofferta contro un Genoa che ha sorpreso per la tenacia messa in campo nonostante fosse salva con un turno d’anticipo. La squadra di mister Juric ha spazzato via ogni dubbio di un ipotetico “biscotto” segnando subito al 3’ col giovane e debuttante Pellegri (prodotto della Primavera). Dzeko e De Rossi riaccendono le speranze, ma al 79’ Lazovic gela l’Olimpico. Ma la festa è solo rimandata quando Perotti butta dentro il gol che vale la Champions League. Una vittoria sofferta visto il punteggio sempre in bilico e la consapevolezza della vittoria schiacciante del Napoli sulla Sampdoria. Partenopei a cui non basta il 4-2 a Marassi per accedere ai gironi di Champions, gironi avuti tra le mani per 89’ e svaniti all’ultimo minuto. Una delusione che di certo non cancella l’ottima annata del Napoli il cui unico difetto (ormai storico) è di dilapidare punti decisivi contro le “gregarie”. Sarri avrà pure impostato il gioco più bello in Italia regalando un’annata record di punti e gol al Napoli, ma la forza mentale per vincere alcune partite “facili” va migliorata.




A regalare emozioni ci ha però pensato il Crotone, capace di vincere in casa con la Lazio per 3 a 1 e salvarsi all’ultima giornata. I calabresi dati per spacciati a gennaio, vista la penultima posizione a -15 dalla quart’ultima (Empoli), sono resuscitati dalle ceneri ribaltando tutto negli ultimi mesi . Una marcia vittoriosa quella dei ragazzi di mister Nicola, quasi a numeri da Champions, che ha fatto tremare Empoli e Genoa fino alla fine. Con una squadra più che modesta ma con un ambiente caldo e decisivo, il Crotone ha compiuto un vero miracolo calcistico. Ieri è bastata la fame di vittoria e una voglia matta di compiere l’impresa per avere la meglio su una squadra di blasone come la Lazio. Biancoazzurri ancora troppo molli sulle gambe, quasi svogliati, come nella partita contro l’Inter. Inzaghi non è ancora riuscito a far dimenticare la delusione della Coppa Italia, e di certo le notizie di calciomercato non aiutano l’ambiente. Dopo la coppa ora la Lazio perde anche il 4 posto rendendo ancora più speciale l’annata dell’Atalanta. Col quinto posto l’Europa League è comunque sicura, si accede lo stesso ai gironi, ma vengono così a meno le aspettative del tecnico laziale. Per Inzaghi era importante chiudere al 4 posto per suggellare l’ottimo campionato della sua squadra. Questo finale di certo non esaltante non cancella di certo quanto di buono fatto, ma che farà (si spera) riflettere la società sul futuro e sulle strategie del prossimo anno. Non è stato però solo il Genoa a onorare fino alla fine il campionato, anche il Palermo ha fatto il suo dovere contro ogni aspettativa. Il fatto del “paracadute” e dei conseguenti 15 milioni (che il Palermo avrebbe incassato per legge se fosse retrocesso il Crotone invece dell’Empoli) preoccupava il buon esito della partita. I rosanero invece battono l’Empoli per 2 a 1 aumentando ancor di più la festa dei calabresi.




Anche il Pescara è uscito con onore andando a pareggiare per 2 a 2 a Firenze, un pareggio amaro visto il recupero nel finale della squadra di mister Sosa. Anche il Cagliari chiude al meglio la stagione vincendo al Sant’Elia per 2 a 1 sul Milan (qualificato ai preliminari di E.L) Pioggia di gol invece sull’Olimpico di Torino e a San Siro. I granata si impongono per 5 a 3 sul Sassuolo mentre l’Inter travolge l’Udinese per 5 a 2. Una domenica “pazza” e ricca di gol che era stata preceduta invece da un sabato dalle poche emozioni. L’Atalanta ha battuto di misura il Chievo dando via a un festeggiamento pari quasi alla vittoria di uno scudetto, mai la Dea era stata così in alto in campionato. La Juventus, ormai campione d’Italia e con la mente a Cardiff, schiera una formazione molto rimaneggiata e vince all’ultimo minuto col gol del giovane Kean. Primo gol in Serie A per un ragazzo del 2000. Un campionato esaltante che vede in Edin Dzeko il suo bomber con 29 gol in 38 partite. È il bosniaco il capocannoniere 2016/2017 della Serie A. Nulla da fare per Mertens (28 gol) e Belotti/Higuain (25 e 24 gol). Il prossimo anno la novità dei 4 posti diretti per la Champions League animerà di certo ancor di più il nostro campionato. Numeri da ripetere per ridare gloria al campionato italiano.






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