di Fabio BELLI
Il direttore editoriale di Laziostory.it, l’avv. Gian Luca Mignogna, è intervenuto sui 98.100 di Radio Sei nella trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”. Molte le domande del conduttore Stefano Morelli sulla situazione riguardante lo Scudetto 1915, in relazione alla quale anche gli ascoltatori hanno chiesto delucidazioni, soprattutto in riferimento alla mancanza di aggiornamenti sui maggiori organi di stampa romani e nazionali.
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“I quotidiani romani e nazionali che hanno deciso di non documentare questa campagna che stiamo portando avanti, lo ipotizzo in maniera abbastanza netta, potrebbero anche togliere la dicitura “indipendenti” sulla loro testata, perché la mancata resocontazione ai lettori di questo storico riesame porterebbe a pensare che non abbiano la libertà, la possibilità o la voglia di documentare giornalisticamente quel che accade. Se ci fosse un supporto mediatico anche da parte della carta stampata, ovviamente, la cosa sarebbe senz’altro utile e gradita.”
L’iter del completamento del Consiglio Federale quanto sta rallentando i passi decisivi della rivendicazione? “E’ innegabile che manchi il tassello dell’elezione del presidente della Lega Serie B, affinché il Consiglio Federale possa arrivare alla decisione finale. Poi bisognerebbe capire se, come e in che modo stia concorrendo anche il presidente Lotito. E’ una questione che molti considerano marginale e che invece è il crocevia decisivo per capire la tempistica con cui si arriverà alla votazione per lo Scudetto, a Consiglio Federale completamente reintegrato. La Lega Serie B, peraltro, ha dei rapporti di forza molto fluttuabili perché con tre promozioni e quattro retrocessioni ogni anno cambiano sette societá su ventidue. Il Consiglio Federale comunque ieri ha chiarito che se non troveranno un accordo entro la fine di luglio anche la lega cadetta sarà commissariata, col presidente Tavecchio che così potrebbe ritrovarsi a ricoprire contemporaneamente tutti i piú alti incarichi istituzionali del calcio italiano. Un fattore che potrebbe anche essere positivo per la rivendicazione, visto che dopo la mia istanza la procedura di riesame è stata aperta proprio da Tavecchio e che lo stesso presidente federale ha poi formalizzato la nomina della Commissione dei Saggi. In attesa del completamento dei quadri federali non si possono compiere passi importanti, ma va mantenuta accesa l’attenzione sul caso che in tanti viceversa vorrebbero spegnere.”
Quando ci sono stati ultimi contatti, ufficiali o ufficiosi, con qualche esponente della FIGC? “Ho avuto un contatto con l’Ufficio di Presidenza della FIGC qualche settimana fa, e anche in quel caso si è convenuto di fare il punto solo quando questo benedetto ultimo Consigliere Federale sarà eletto. Ci è stato poi comunicato che “Lo Scudetto Spezzato”, scritto dal sottoscritto con Emiliano Foglia, concorrerà al premio Letteratura Antonio Ghirelli della FIGC, il che comunque rappresenta un segnale importante dell’attenzione federale sul tema.”
A proposito di attenzione, il sito Laziostory.it è stato oggetto di un attacco hacker? “Abbiamo subito un forte attacco hacker al quale fortunatamente il nostro filtro antispam ha saputo rispondere. Qualche buontempone con tendenze delinquenziali ha provato ad attaccare il nostro sito, ma la situazione è già stata rimessa a posto per un buon 80% grazie al lavoro del nostro webmaster Marco Piccinelli. La cosa grave è che anche il sito del mio Studio Legale è stato oggetto di un attacco informatico, per fortuna in maniera più lieve. Comunque queste persone devono sapere che l’unico risultato che ottengono con tali atteggiamenti è quello di duplicare, triplicare, quadruplicare le nostre energie, la nostra dedizione e la nostra lazialità.”
E’ invece notizia di questi giorni, a margine dell’inaugurazione del nuovo Stadio Filadelfia, che il Torino abbia intenzione di rivendicare lo Scudetto 1917. Ci sono analogie con il caso del 1915? (risponde in collegamento l’avv. Pasquale Trane, del Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento): “Assolutamente no, innanzitutto perché sotto il profilo formale e procedurale le questioni sono completamente diverse, la sospensione del campionato del 1915 a causa dell’entrata in Guerra dell’Italia non è assolutamente paragonabile col caso del 1927, in cui il titolo fu revocato al Torino a causa di un tentativo di corruzione, per altro almeno in parte anche accertato. Un titolo già assegnato e poi revocato non può essere paragonato al campionato del 1915 che non fu neanche portato a termine.”
(risponde l’avv. Gian Luca Mignogna): “A mio avviso quella di Cairo è stata soltanto una mossa mediatica. Tanto di cappello alla storia del Torino e a quella del Filadelfia, ma occorre precisare che secondo le fonti il campionato del 1927 fu annullato per un illecito sportivo reoconfesso. In quel torneo furono riscontrate molte partite alterate, tant’è che il presidente federale dell’epoca ritenne opportuno revocare lo Scudetto al Torino senza riassegnarlo a nessun altro club. Peraltro a mio avviso nel caso del 1927 non c’è nessun documento nuovo, non è emerso alcun fatto nuovo che possa giustificare un riesame e sono spirati i termini prescrizionali rispetto al provvedimento di revoca che all’epoca fu espressamente adottato e motivato. Come diceva pocanzi l’avvocato Trane, inoltre, stiamo paragonando un campionato che fu interrotto dall’evento bellico e poi assegnato a tavolino alcuni anni dopo, con un campionato che fu definito sul campo e poi risultò inassegnato a causa di un illecito sportivo. Si tratta di due episodi assolutamente imparagonabili. Ciò non toglie che, a nostro avviso, la FIGC dispone di strutture e procedure tali da poter democraticamente valutare anche un’eventuale istanza granata. Purché però i due procedimenti non vengano messi sullo stesso piano, rimangano autonomi ed indipendenti l’uno dall’altro e si tenga conto che per lo Scudetto 1915 c’è già stato un parere positivo reso dalla Commissione dei Saggi rispetto all’ex aequo richiesto con la petizione biancazzurra.”