Paolo Mandelli, ex della Lazio del -9 ed attuale allenatore della Primavera del Sassuolo (fresco della prima storica vittoria dei neroverdi nella Viareggio Cup), è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per parlare della vittoria della Lazio in casa dei neroverdi di sabato scorso e dell’importantissimo appuntamento di domani sera, il derby di Coppa Italia Roma-Lazio:




Che partita è stata Lazio-Sassuolo?Inizialmente è stata una partita un po’ bloccata e all’inizio ho visto una Lazio contratta, che ha rischiato di andare sotto di due gol considerando l’occasionissima avuta da Defrel dopo il vantaggio di Berardi. La squadra di Inzaghi ha messo in mostra però una grande mentalità, si è dimostrata convinta di poter ribaltare il risultato come una grande squadra deve saper fare e alla fine ce l’ha fatta.




Su Simone Inzaghi: “Nella Lazio cambia il disco ma la musica è sempre la stessa: Inzaghi ha creato positività all’interno della squadra e dell’ambiente, e chiunque viene chiamato in causa sa di dover dare il massimo. Questa è la condizione più importante come base per ottenere dei successi.




Immobile è arrivato a quota 20 gol stagionali:Io sono calcisticamente innamorato di Immobile, che avevo già avuto modo di ammirare quando giocava nella Primavera della Juventus. I numeri parlano per lui, ma al di là dei gol realizzati è un attaccante che compie un lavoro sfiancante per la squadra, sia in fase di possesso palla che di non possesso: è un calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa.




Quanto peserà l’assenza di Parolo nel derby?Parolo rappresenta ciò che un centrocampista moderno deve essere, è un giocatore che equilibra al meglio quantità e qualità e aiuta la squadra a restare unita tra le linee, dando un contributo sia in attacco sia in difesa. E’ meno appariscente di un classico top player, ma avere giocatori come Parolo in campo fa sempre la differenza.




Come va affrontato il derby di domani sera?Dal punto di vista mentale non sarà semplice, non è una partita di campionato e va salvaguardata innanzitutto la qualificazione. E’ però pur sempre un derby ed i giocatori della Lazio pur vivendone le motivazioni non devono deconcentrarsi dall’obiettivo fondamentale, il passaggio del turno.




Dopo il pareggio di Cagliari, la Lazio ha risposto a chi l’aveva vista stanca e in calo:Dal punto di vista fisico qualche giro di motore in meno rispetto a qualche settimana fa l’ho notato. E’ una Lazio che sta bene, non è giusto lanciare allarmi ma qualche settimana fa dal punto di vista del ritmo la Lazio era stata devastante, e sabato scorso ho visto qualcosa in meno da questo punto di vista. Vuoi o non vuoi però c’era il pensiero del derby, che inconsciamente poteva condizionare il modo di stare in campo al Mapei Stadium.




A livello giovanile in Italia si stanno riscoprendo finalmente nuovi talenti:Io mi auguro fortemente che cambi qualcosa, anche il passaggio di giovani allenatori alla ribalta delle prime squadre può essere importante. Sono le idee dei tecnici che devono fare la differenza, la Lazio con Inzaghi ha fatto bene ad aprire un progetto credendo in un allenatore cresciuto in casa. Lo stesso vale per i calciatori, troppo spesso in Italia la giovane età è un alibi e si aspetta troppo per lanciare ragazzi davvero bravi. Dobbiamo mettere a disposizione dei giovani talenti ancora più strumenti per esprimersi al meglio.




Dopo il derby ci sarà un’altra sfida cruciale contro il Napoli: i biancazzurri possono credere alla Champions?Credo che le possibilità la Lazio le abbia, quattro punti di distacco con lo scontro diretto in casa permettono di puntare obiettivi importanti. Sicuramente l’occasione è ghiotta, anche se da qui alla fine del campionato la lotta per l’Europa sarà incerta.




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