Lo Stadio della Roma si farà, o si dovrebbe fare, a Tor di Valle dove voleva il costruttore, ma senza torri e con cubature ridotte. E’ l’accordo raggiunto tra Comune ed A.S. Roma, così come annunciato dal Sindaco Raggi. I giallorossi esultano ma restano ancora altri ostacoli, tra i quali il vincolo avviato dalla Soprintendenza su Tor di Valle.

Se non ci dovessero nuovi intoppi nell’approvazione del progetto, a quanto si apprende dall’ANSA, i proponenti contano di poter posare la prima pietra già entro l’anno in corso, con il primo calcio di inizio programmato tra il 2019 ed il 2020.

Superato lo scoglio del Comune a Cinque Stelle, restano tuttavia altri scogli sull’iter per realizzare l’impianto sportivo a Tor di Valle.  Per dare l’ok, anche formale, al progetto rinnovato dello stadio della Roma a Tor di Valle la maggioranza capitolina sarà chiamata a votare in aula una delibera ad hoc, che di fatto sostituirà quella della precedente amministrazione Marino.

In una nota l’assessore della Regione Lazio alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita, spiega che dell’accordo raggiunto ieri sullo Stadio della Roma “mentre è stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture per garantire la mobilità, il miglioramento dell’ambiente e della qualità urbana. Su tutto ciò la Regione, eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza”.

(fonte: ansa.it del 26 febbraio 2017)

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