Il sogno di riuscire ad avere un proprio stadio, sul fronte romanista, per ora è destinato a rimanere nel cassetto. In data di ieri, infatti, il Campidoglio ha espresso parere sfavorevole sul piano attualmente all’esame delle istituzioni preposte. Come chiaramente è dato evincersi dalla nota della Regione Lazio diffusa ieri sera (Fonte Ansa), sussistono numerose problematiche inerenti carenza documentale, infrastrutture, sicurezza stradale, idraulica, rischi, parcheggi, viabilità e trasporti che rendono il progetto definitivo inidoneo, inattuabile ed ineseguibile. Concessa comunque una proroga di 30 giorni alla A.S. Roma, al costruttore Parnasi ed all’equipe che sta lavorando al progetto per tentare di sanare tutte le lacune e le eccezioni sollevate in merito.

Ecco la nota dell’Ansa, prontamente diffusa in data 02 febbraio 2017.

“In data odierna, l’Amministrazione comunale di Roma Capitale ha consegnato alla Regione Lazio le valutazioni sul progetto dello ‘Stadio della Roma’. Il parere unico di Roma Capitale sul progetto definitivo dello Stadio della Roma – si legge nel documento – è non favorevole”. Lo comunica la Regione Lazio in una nota.

Criticità riguardo la sicurezza stradale e idraulica, carenza su parcheggi, viabilità e trasporto pubblico nonchè carenza documentale. Questi i rilievi sul progetto dello stadio della Roma fatti dal Campidoglio e trasmessi ieri alla Regione Lazio. Per questi motivi e “dall’esame della documentazione … è emerso che il progetto definitivo in questione risulta non idoneo”, si legge nel documento del Campidoglio.

Il Campidoglio chiede di assicurare “adeguati livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale”; “adeguati ‘livelli di servizio’ delle infrastrutture stradali (rotatorie, intersezioni, svincoli, rampe, accessi e svincoli dai parcheggi etc); di completare “la documentazione progettuale e colmare le carenze di contenuti”. Va poi ridefinito “il perimetro delle zone”, già soggette “a rischio per eventi idraulici”.

“Sul progetto definitivo dello stadio della Roma c’è la volontà ad andare avanti per analizzare il dossier. È stata chiesta proprio per questo motivo la proroga di trenta giorni della Conferenza dei Servizi”. Così in una nota il Campidoglio. “Riserve sono state espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale nella consapevolezza che ci sono trenta giorni per intervenire. C’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione; ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura”, conclude.

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