di Fabio BELLI
Scudetto 1915, in casa Lazio c’è ancora molto da dire: come ogni anno, quello con l’Almanacco Illustrato del Calcio Panini è un appuntamento imperdibile per gli appassionati. Come ogni anno però, qualche refuso più o meno importante affligge quella che è un’opera capace comunque di raccogliere una notevolissima mole di dati.
Per ogni squadra di Serie A viene pubblicata la cronologia di quello che è stato il cammino storico del club. La Lazio non fa eccezione ma anche quest’anno, nel campionato studiato a lungo da chi ha portato avanti la rivendicazione del titolo ex aequo col Genoa per i biancazzurri, si ripresenta sempre lo stesso errore. La cui gravità viene acuita dal fatto che quest’anno sono state rese note (e anche riconosciute dalla Commissione istituita dlala FIGC) le scoperte del Dossier Emerotecario Mignogna-Felci, che ha resto evidente il “vulnus” che ha portato ad un’assegnazione univoca non corretta del titolo al solo Genoa.
Ma un altro dato spicca: cioè che la Lazio, oltre ad essere finalista e quindi in diritto come e più del Genoa dell’assegnazione del titolo dopo la sospensione bellica del campionato, era stata l’unica squadra a vincere il suo titolo “di zona”. Al Genoa mancava infatti una partita, col Torino in rampa di lancio per il sorpasso, per essere campione dell’Italia Settentrionale. Nell’Italia Meridionale invece l’annullamento delle partite tra le due squadre di Napoli ha lasciato vacante per sempre quel titolo. La vittoria nel campionato dell’Italia Centrale è stata invece della Lazio non solo per sospensione, ma, come stabilito appunto dal Dossier Emerotecario Mignogna-Felci, perché effettivamente il girone era TERMINATO con la Lazio prima in classifica e qualificata alla finale interzona Centro-Meridionale.
L’Almanacco Panini invece si ferma ancor prima, col secondo posto della Lazio nel campionato laziale alle spalle del Roman. La fase successiva del campionato dell’Italia Centrale viene completamente ignorata: mai riconosciuto il primo posto della Lazio al termine della sospensione (assurdo, visto che il “fermo immagine”, volendo usare questo metro di giudizio, è valso al Genoa addirittura lo Scudetto), l’errore diventa ancor più madornale se si pensa agli sviluppi dell’ultimo anno, che hanno portato le prove di come il campionato dell’Italia Centrale fosse ufficialmente terminato con la vittoria della Lazio.
Come si legge nel dossier emerotecario Mignogna-Felci (consultabile integralmente cliccando qui) il forfait del Lucca per irregolarità di tesseramento e l’annullamento della partita tra il Roman e il Pisa hanno portato la Lazio ad essere ufficialmente campione dell’Italia Centrale. Un particolare che la Commissione FIGC ha reputato decisivo per indicare l’assegnazione dello Scudetto 1915 ex aequo, visto che la Lazio risulta come detto l’unica squadra ad aver vinto il titolo della propria zona, ancor più legittimamente del Genoa che si avvalse della sospensione con una partita ancora da disputare nell’Italia Settentrionale.
Questo comporta una richiesta di rettifica più che legittima, che il promotore della rivendicazione per lo Scudetto 1915 e direttore editoriale di Laziostory.it Gian Luca Mignogna aveva già avanzato mesi fa, e che a questo punto può dirsi ignorata. La redazione di Laziostory.it contatterà nei primi giorni dell’anno nuovo la storica casa editrice per specificare come vada riportata la vittoria del campionato dell’Italia Centrale 1914/15 nella cronologia dedicata alla Lazio. Anche se la speranza di tutti i tifosi laziali resta una soltanto: non vedere mai questa rettifica mai pubblicata, ma leggere già sul Panini 2018 l’unica frase possibile per riportare la giustizia sui fatti dell’epoca a cento anni di distanza: LAZIO CAMPIONE D’ITALIA.