In via Angelo Emo 1, infatti, presso il locale “La Rustichella” dalle ore 19:00, si è tenuto un evento di beneficenza in favore dell’associazione di Vico Badio, una frazione di Accumoli, al quale hanno partecipato sei calciatori biancocelesti. Felipe Anderson, Immobile, de Vrij, Strakosha, Murgia e Lombardi si sono districati tra i tavoli del ristorante dispensando, tra sorrisi, selfie e autografi, piatti di amatriciana e bevande.
Un’iniziativa all’insegna della speranza e della solidarietà. I sei calciatori biancocelesti e i protagonisti della serata si sono avvicendati ai microfoni di Lazio Style Channel, canale 233 di Sky, che ha trasmesso in esclusiva le immagini della serata.
Ai microfoni del canale tematico biancoceleste sono intervenuti:
Ciro Immobile: “Mi aspettavo tutta questa gente perché il popolo laziale risponde sempre bene. Ringraziamo tutti perché siamo qui per una giusta causa. Facciamo del nostro meglio per far sorridere di nuovo le popolazioni colpite dal terremoto. E’ la prima volta che prendo parte a questo tipo di iniziative. Gli altri calciatori me ne avevano parlato. Siamo qui a nome di tutta la squadra. Siamo felici che tanti laziali abbiano risposto bene all’iniziativa. L’amatriciana è un piatto ottimo, siamo felici di regalare una foto o un autografo.
E’ importante avere un certo tipo di rapporto con i tifosi. Ci godiamo questo momento e siamo in allegria e serenità. L’importante è che la squadra vinca, anche se non segno. Ne abbiamo fatti tre al Genoa e non sono serviti i miei gol. Speriamo di fare bene a Palermo e poi nel derby. Tutti mi chiedono il gol nella stracittadina, noi daremo il massimo”.
Stefan de Vrij: “In Olanda non mi è mai capitato di partecipare ad iniziative simili, sono felice di essere qui, vedo la gente contenta e a me fa piacere. Non mi aspettavo così tanta gente, questo vuol dire che i tifosi ci sostengono anche per tutte le iniziative a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Mi sono abituato ad esser fermato, questo vuol dire che mi vogliono bene. Ora tornerò a fare autografi e foto con i tifosi, poi preparerò i piatti. Ho servito anche le bevande, ho fatto tutto.
Come squadra andiamo bene e stiamo in una buona posizione in classifica, lo si vede anche da come ci trattano stasera i tifosi. Fisicamente sto bene, sto lavorando duro per tornare in gruppo presto e ancora più forte di prima. Giorno dopo giorno monitoro la mia condizione, forse domani tornerò in campo e poi vedremo come andrà. Gli altri difensori centrali stanno avendo un rendimento positivo e ne sono contento perché per una squadra grande come la Lazio ci deve essere concorrenza”.
Felipe Anderson: “Oggi siamo contenti di essere qui per aiutare tutte le persone che hanno sofferto: ci dà allegria vedere tutte queste persone. Siamo felici di aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. E’ importante che anche la gente venga per aiutare sempre di più questi cittadini. Siamo felici di sentire l’affetto dei tifosi laziali. Ora lavoreremo per loro come una vera squadra. Siamo qui per questo e sono sicuro che lo faremo con allegria.
Tutto l’ambiente pensa ad un solo obiettivo. Da quando sono arrivato alla Lazio scendo i campo anche per ringraziare i tifosi. Gioco per farli sorridere quando segno, solo così posso ripagare tutto questo affetto. La cosa più bella è vedere i bambini che sorridono quando ci vedono. La loro allegria è ciò che portiamo dentro di noi. Se loro sono felici, per noi va tutto bene. Tutti mi hanno chiesto del derby, dall’inizio della stagione. Qui si vive con tanta ansia questa partita. Dobbiamo pensare alla prossima partita contro il Palermo per fare un salto di qualità che cerchiamo da molto tempo. Dobbiamo giocare da squadra esprimendo un buon calcio e portando a casa la vittoria. Di solito mi capita di fare gol belli, mi fa piacere che lo siano, voglio segnare per aiutare la squadra. Se portassimo a casa i tre punti al derby, andrebbe bene anche un gol di pancia o di ginocchio”.
Alessandro Murgia: “Si vede che c’è entusiasmo, è divertente e importante partecipare a questo tipo di manifestazioni perché il ricavato andrà tutto in beneficenza. E’ un gesto che facciamo con il sorriso. Non ho mai partecipato ad iniziative simili. C’è molta gente, non me ne aspettavo così tanta. E’ molto bello, i tifosi sono attaccati a noi e all’iniziativa. Sono pronto anche a fare tardi questa sera, per queste manifestazioni è il minimo che possa fare. Per ora ho servito da mangiare e poi da bere. Dando la pasta mi sono divertito di più, è tutto fantastico. Ripartirò dalla pasta.
Per quanto riguarda il campionato spero di segnare nuovamente, ma la cosa più importante è che arrivino i risultati. Dobbiamo rimanere in alto dove meritiamo di stare, oltre ai gol penso ad allenarmi e a dare il massimo per la squadra e per il mister. Abbiamo un gruppo molto unito, abbiamo calciatori di livello e giovani attaccati alla maglia. I risultati arrivano anche grazie a questo, continueremo ad imparare dai più esperti e loro continueranno ad insegnarci per continuare a far meglio”.
Thomas Strakosha: “C’è tanto entusiasmo che ci aiuta ad andare avanti nel nostro cammino. Ero presente anche all’altro evento benefico, è una bella cosa. Vedere la gente sorridente è una carica in più per noi.
E’ bello essere cercato dai tifosi, era il mio sogno. La gente mi riconosce, mi fa piacere, mi dà una grande carica. Pensiamo prima al Palermo perché sarà la partita più importante. Dobbiamo vincere lì per arrivare al meglio al derby. Ogni ragazzino a Roma sogna di giocare un derby, è la cosa più bella che ci sia, un evento fantastico”.
Angelo Peruzzi: “E’ stato un piacere. Ci siamo divertiti così come chi è venuto. Tutto questo andrà ad aiutare chi purtroppo ha subito il terremoto. I calciatori contano più di me. Mi auguravo una risposta simile, hanno risposto bene e c’è stata tantissima gente. Siamo qui da tre ore e continua ad arrivare gente. C’è ancora la fila, lavoreremo ancora con piacere. E’ un momento nel quale va tutto bene.
L’ambiente è gasato e speriamo che le cose rimangano così per molto tempo. Quella di Palermo sarà una trasferta difficile, ma nessuna gara in Serie A è facile. Se continuiamo a far bene possiamo riscuotere buoni risultati. Ora pensiamo solo al Palermo. Sarebbe sciocco pensare ora al derby, dobbiamo focalizzarci solo a domenica.
Non mi aspettavo di fare così tanti punti, stiamo facendo bene, ma i cavalli si vedono all’arrivo. E’ passato un terzo del campionato e quest’ultimo sarà ancora lungo. L’unico obiettivo per noi è far bene. Tornerò ora a servire la pasta”
Maurizio Manzini: “Stasera serviamo noi con gioia e con rispetto ricordando chi ha perso tutto. Siamo particolarmente felici di partecipare a questa serata. Seppur potessimo contribuire a 10 o a 100 mattoni per ricostruire gioielli quali erano Amatrice o Accumoli saremo consapevoli di aver contribuito a qualcosa di davvero importante. E’ piacevole servire degli amici.
Questa iniziativa vuol dire stare insieme, incentivati da un fine che definire benefico è poco. Io non riesco a togliermi dagli occhi le immagini di Amatrice e Accumoli che abbiamo visitato. Ricordo degli anziani seduti sulle macerie, che un giorno erano le loro case, come se aspettassero la resurrezione da un momento all’altro delle loro abitazioni. Vogliamo assistere a questa ricostruzione, a questo miracolo. Quando si tratta di dare speranza e di aiutare, la Lazio c’è sempre. Ho rispettato il personale di servizio, ma da oggi lo rispetterò ancora di più. Chi fa questo lavoro fa una fatica bestiale.
E’ un periodo bellissimo per la Lazio e ce lo godiamo. Vedo giornalmente come si impegnano i ragazzi, il mister e tutto lo staff tecnico. Spero che questo momento magico, che rende onore a tutti, duri il più a lungo possibile. Adesso la serata sta volgendo al termine e vedo tante facce soddisfatte e questo è il miglior cibo per noi questa sera. Grazie a tutti gli amici”.
E infine il presidente Claudio Lotito: “La Lazio è sempre stata vicina alle persone che hanno bisogno. In questo momento noi dobbiamo attenzionare l’opinione pubblica di fronte ad un problema che è sotto gli occhi di tutti, che ha comportato la perdita di tantissime vite umane, ma soprattutto la distruzione di un’identità di una popolazione che ha bisogno di sentire il calore umano e, soprattutto, che deve credere in un futuro. Il terremoto ha portato via tre generazioni, nonni, figli e nipoti, case, attività commerciali, e quindi la gente in questo momento ha la sensazione di non avere più un futuro. Noi dobbiamo attraverso la nostra azione di promuovere sentimenti, affetti e soprattutto dare la certezza di un futuro. Bisogna mantenere l’identità di queste popolazioni sapendo che non stanno da soli. Noi facemmo l’iniziativa “Noi Con Voi” per dire: “Sappiate che noi ci siamo e che, quindi, attraverso la vostra tenacia e la vostra capacità, noi siamo qui per aiutarvi e per ricostruire la certezza di un futuro”.
Interpretiamo il calcio come uno spirito di servizio sociale a tutela dei valori della nostra storia. Quindi, significa superamenti di steccati di carattere sociale, culturale ed economico. L’aiuto alle persone meno fortunate e, soprattutto, di utilizzare questo grande veicolo mediatico, questa grande capacità di coinvolgere moltitudini di persone, per metterlo al servizio di coloro che hanno bisogno, di coloro che hanno perso in questo momento una prospettiva futura e che attraverso la nostra mobilitazione, mi auguro, possano avere la certezza di un futuro, la certezza che non saranno mai abbandonati.
Sono le peculiarità dei nostri tifosi, della nostra gente che emerge nei momenti di difficoltà aiutando le persone meno fortunate. Rientra nel nostro spirito. La Lazio, il nostro club promuove annualmente e quotidianamente una serie di iniziative negli ospedali, nei centri anziani per portare un conforto e un sorriso. E’ importante cancellare quei ricordi negativi e riportare un sorriso soprattutto ai bambini e alle persone che hanno perso la loro storia, ma che hanno soprattutto la voglia di ricostruire un futuro senza dimenticare quello che sono stati, ma anzi, ricostruendolo e rendendolo più forte di prima.
Il messaggio che vogliamo dare è la continuità all’interno di un progetto, ma soprattutto la continuità nelle generazioni all’interno di una situazione come quella di un terremoto che ha comportato l’eliminazione financo di tre generazioni. Quindi dare certezza a tutti, un linguaggio che serve ai giovani, alle persone più anziane, alle persone che hanno una visione della vita ormai consulta dalle difficoltà e che, viceversa, devono ritrovare il sorriso attraverso l’iniziativa, la spensieratezza e il candore delle persone giovani che mostrano con la loro presenza che hanno la voglia di fare, di dimostrare, di affermare quei valori storici, nel caso del calcio, del nostro club e , nel caso delle popolazioni, della loro storia della loro identità come popolazione tenace e abituata al sacrificio, come popolazione che non vuol disperdere quel patrimonio umano e storico che l’ha sempre contraddistinta.
A me non piace parlare di risultati sportivi in queste occasione. Mi auguro che la squadra mantenga questo spirito di sacrificio, di umiltà, di grande determinazione e di unità. Questi sono gli ingredienti per fare bene e poi, se giocheranno come stanno facendo adesso partita dopo partita, vedremo dove arriverà la squadra”.
(fonte: sslazio.it)