di Gian Luca MIGNOGNA

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Ieri il popolo laziale che si sta battendo onde ottenere l’ex aequo dello Scudetto 1915 ha vissuto una giornata davvero memorabile. “TUTTI PER UNO!” era stata concepita per dimostrare l’estrema compattezza di tutto il fronte Lazio nella rivendicazione del tricolore della Grande Guerra e direi che chi si aspettava o sperava in una divisione interna sarà rimasto colpevolmente ed inesorabilmente deluso.Tutte le testate ed i portali biancazzurri, infatti, sono stati davvero encomiabili nel perorare la “causa” comune e sbizzarrirsi nell’inserire online un’immagine evocativa, un titolo emblematico, uno slogan ad effetto o piuttosto un articolo di grande spessore… Complimenti e grazie a tutti! Il motto della casa recita: “Concordia Parvae Res Crescunt“. Proprio in ossequio a tale sapiente “Comandamento” ogni tassello sta lentamente collocandosi al posto giusto.

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In una continua, graduale ed emozionante escalation, difatti, alla rivendicazione dello “Scudetto Negato” ha fatto seguito il lancio della Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!”. Alle tante iniziative promozionali realizzate in itinere sono susseguite le 30000 firme necessarie per l’apertura del procedimento di riesame presso la Figc. Il deposito agli atti federali dei nostri dossiers giuridico/emerotecari ha fatto da preludio alla nomina della Commissione di Saggi. L’acquisizione del relativo parere ha chiarito una volta per tutte come l’unico rimedio per sanare un’ingiustizia centenaria perpetratasi ai danni della Lazio sia solo quello di assegnare il tricolore 1914/15 anche alla prima squadra della Capitale, che come abbiamo ampiamente documentato in quella stagione vinse il campionato centro-meridionale e fu l’unica squadra a qualicarsi con certezza alla finalissima nazionale.

Ora affinché il nostro sogno diventi realtà manca un ultimissimo passaggio… Il Consiglio Federale dovrà ratificare le conclusioni espresse nella relazione della Commissione Straordinaria della Figc! Sembrerebbe un passaggio scontato, ma non sarà così semplice. Non perché le nostre richieste non siano fondate, anzi tutt’altro. Ma proprio perché lo sono inconfutabilmente, siamo e saremo nostro malgrado costretti ad assistere a beceri tentativi volti a mistificare la realtà dei fatti. Ora attribuendo la paternità della rivendicazione alla societá, con il subdolo fine di evocare un insussistente conflitto di interessi del presidente Claudio Lotito. Ora invocando presunte ragioni giuridico/sportive di altri clubs (Torino, Inter e Napoli), in realtá inesistenti o perché stroncate da ricorsi giá proposti e rigettati a suo tempo (Torino ed Inter), o perché pretestuosamente poggiate su diritti mai conseguiti sul campo e/o comunque arbitrariamente attribuiti a società che semplicemente non esistono più (le squadre napoletane).

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Frattanto il fronte Genoa si sta spaccando in un frastagliato “composé” di posizioni tra loro inconcilianti. Il cantautore Francesco Baccini in tutta onestà ha ammesso: “In base alle carte l’ex aequo é giusto!”. Una parte degli ultras genoani sono insorti: “No, difendiamo il nostro settimo sigillo!”. Il tecnico rossoblu Juric, sollecitato in conferenza stampa, ha candidamente esternato: “Per noi non é una questione così importante!” (se vale ancora il brocardo latino “Dividi et Impera”, la domanda non era poi così peregrina perché ha palesato qual é l’orientamento dei grifoni). Simone Inzaghi invece, in una battuta, oggi ha ampiamente fatto capire da che parte sta. Inequivocabile il suo commento: “Ieri abbiamo vinto lo spareggio del 1915!“. Bene, bene così. Unione e compattezza aumentano esponenzialmente le chances di trasformare i nostri sogni in realtà. Per i nostri eroi caduti per la Patria, per la gloriosa storia della prima squadra della capitale, per tutti quelli che si stanno spendendo affinché trionfino giustizia e verità… LAZIO 1914/15, CAMPIONE D’ITALIA EX AEQUO!!!

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