di Alessandro DE CAROLIS

Enner Valencia, attualmente in forza all’Everton, è stata la prima suggestione estiva per rinforzare l’attacco biancoceleste. Dopo oltre un mese di trattative accese e più o meno concrete la Lazio ha puntato tutto su Ciro Immobile. Ma durante la sfida tra Ecuador e Cile, valida per le eliminatorie dei Mondiali Russia 2018, il centravanti ha compiuto il miglior dribbling della sua carriera. La Polizia ecuadoregna era presente allo stadio perché su Valencia pende un mandato per il mancato pagamento degli alimenti all’ex moglie (si parla di una cifra intorno ai 15.000 euro). Un reato per il quale in Ecuador si è passibili di arresto. Arrivato allo stadio di Quito, Valencia è riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine grazie alla complicità dei compagni durante la discesa dal pullman. Ma la parte più divertente di questa vicenda è arrivato quando all’80’ si è accasciato a terra per simulare un malore in modo da essere soccorso dai sanitari ed essere portato fuori dallo stadio con l’ambulanza. La Polizia, presente a bordo campo pronta a intervenire al triplice fischio finale, si è vista di fatto dribblata con un numero da far invidia a Lupin per scaltrezza. Scampato il pericolo dell’arresto sono entrati in azione i legali del calciatore che sono riusciti a “congelare” momentaneamente l’arresto e lasciare Valencia in ritiro con i suoi compagni. Di certo se il centravanti dell’Ecuador scartasse gli avversari come le forze dell’ordine per la Lazio sarebbe un clamoroso rimpianto. Enner “Lupin” Valencia farà di certo parlare di sé nei prossimi mondiali in terra russa, speriamo per motivi sportivi e non giudiziari.

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