di Daniela BONFA’

Un orologio ferma il tempo alle 3.36 e poi più niente. Tra le macerie spicca la foto di una coppia sorridente, ma tutto intorno il buio, il silenzio, la distruzione. All’improvviso nell’infinito una vocina tremolante chiede:

“Cos’è successo papà, cos’era quel rumore, dove siamo? Io ho paura!”.

“Non ti devi preoccupare piccolo mio, ci sono io qui con te e non sarai mai solo”.

“Ma non è casa nostra questa, non ci sono i miei giocattoli papà, la mia bici, il mio pallone e il mio trenino… Che posto è questo?”.

“Non temere figlio mio. Non so il perchè siamo capitati in questo luogo ma so che staremo qui per sempre. Qui é pieno d’amore sai, c’é tanta luce e regna sempre la pace. Qui solo gioia proverai e mai paura”.

“Ma io non voglio stare qua papà, voglio andare a casa nostra.”.

E una voce dolcemente:

“Non piangere tesoro, ci siamo anche noi, la tua mamma ed il tuo fratellino e niente potrà mai separarci”.

“Ma cosa ci facciamo qua mamma?”.

“Non l’abbiamo scelto noi di venire, è capitato all’improvviso e siamo in tanti, ma questa d’ora in poi sarà la nostra nuova casa… staremo bene vedrai!”.

Ed ecco avvicinarsi con in braccio il suo pupazzo una bambina.

“Mamma, chi è quella bimba, che fa lì sola?”.

“Vai da lei, è un po’ smarrita perché è appena arrivata, ma stai tranquillo perchè qui nessuno resta solo, starà con noi”.

All’improvviso la piccina si alza in volo…

“Mamma, ma riesce a volare? E’ forse un Angelo?”.

“Sì, lo è…”.

Il bimbo sorpreso va e la prende per mano.

E come per incanto i due incominciano a volare.

“Guardate, sto volando! Allora sono diventato un Angelo anch’io?”.

“Sì, lo siamo tutti qui e mano nella mano voleremo insieme nell’alto dei cieli e guarderemo la terra senza soffrire, è un altro mondo questo… è il paradiso!”.

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