Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha parlato in conferenza stampa dalla Cetilar Arena dopo il pari senza reti contro il Pisa:

“In questo momento delle carriere dei due giocatori preferisco tenere bello fresco Pedro facendogli fare l’attaccante e far fare più chilometri a Noslin, che ha anche più accelerazioni. È una soluzione diversa, ma Pedro può fare la punta. Tirare da fuori oggi poteva essere una soluzione, abbiamo fatto complessivamente troppo poco in attacco. Ci sono delle scusanti, come le condizioni di Isaksen che oggi ha pagato la partita contro la Juventus, così come Vecino che poteva giocare dall’inizio ma avevo il dubbio e ho preferito aspettare facendolo entrare dopo. Questo è il frutto di ciò che ci è successo in questi mesi, è inevitabile”.

“Giocare contro il Pisa è difficile. Non saranno bellissimi esteticamente ma sono complicati. Hanno pareggiato con Milan, Atalanta, Fiorentina, Lazio: è difficile fare punti contro di loro. Noi invece siamo arrivati a cinque partite senza sconfitte e stiamo riuscendo a mettere a posto la difesa, visto che è la terza partita che non subiamo gol. C’è tanto da migliorare, ma da giugno non ci dice bene nulla. L’obiettivo finale è creare un nucleo di 7/8/9 giocatori che possano far parte di una squadra con ambizioni più importanti”.

“Abbiamo affrontato avversari che hanno avuto due giorni di recupero in più. Mi è sembrata una brutta scelta da parte della Lega, come quella da parte del Questore di bloccare la trasferta ai nostri tifosi. Mi fa inferocire perché le pene collettive le odio. Penso sia anticostituzionale non permettere questa trasferta. Siamo ridotti così in Italia”.

“Pedro non può stare davanti a fare sportellate, così come non lo può fare nemmeno Dia. Se potessi scegliere l’attaccante ideale dei miei sogni, non vorrei uno ‘da sportellate’. Il problema del gol dell’attaccante è un luogo comune, oggi quante volte sono stati messi in condizione di essere pericolosi? Nel secondo tempo abbiamo giocato per 35 minuti con Isaksen, Pedro e Zaccagni: non solo altissimi e noi li abbiamo cercati costantemente con la palla alta. La lettura della partita nel secondo tempo è stata di basso livello. I tre davanti quindi ne hanno fatto le spese”.

“Non mi sembra ci siano più giocatori in infermeria. Pellegrini è uscito per scelta tecnica, così come Basic. Gila ha avuto dei disturbi di stomaco, non credo sia un infortunio. Pellegrini a Genova ha avuto un problemino al ginocchio, può giocare ma è costretto spesso a utilizzare gli antidolorifici”.

“La situazione era chiara fin dall’inizio, con il mercato chiuso i giocatori sono questi. Prima cercavo un palleggio più assistito, ora più verticalità perché la squadra ha altre caratteristiche. Lavoriamo per trovare equilibrio tra solidità e pericolosità. Fino a che non mi ufficializzano il mercato aperto, non parlo di mercato”.

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