di Valerio Giuseppe BELLINGHIERI
Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto nella consueta conferenza stampa prepartita in vista del match Lazio-Juventus previsto domani alle 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma.
Che partita si aspetta domani da questa Lazio e che ricordi ha della sua esperienza alla Juventus?
“Mi aspetto una partita difficile, giochiamo contro una squadra che tre giorni fa ha giocato alla pari del Real Madrid e quindi è chiaro che sarà una partita difficile da affrontare. I ricordi della Juventus sono pochi, sono rimasto solo una stagione ma vado fiero di aver vinto lo scudetto con una squadra a fine ciclo.”
Ha perso Cancellieri, ha perso anche Tavares. C’è la possibilità di vedere a sinistra Pellegrini oppure magari Provstgaard?
“Tavares ho letto eh che si è fatto male in allenamento ma non è così. Tavares dopo la partita di domenica non si è allenato, ha fatto scarico lunedì e non accusava niente. Poi mercoledì aveva ancora questo dolore al polpaccio che non dovrebbe essere niente di particolare ma chiaramente per per qualche giorno dovrà riposare. Pellegrini ieri ha fatto solo una piccola parte dell’allenamento con noi. In base alle situazioni potremmo vedere anche Provstgaard in campo.”
In dieci anni di allenamenti e di preparazione con lei non c’erano mai state queste problematiche di infortuni.
“La maggior parte dei giocatori hanno problemi pregressi da diverso tempo, come Rovella o Vecino e stanno avendo delle ricadute su problemi preesistenti. Nel 2025 ormai nessuno sbaglia più la preparazione e l’unico nostro vero errore è stato sulla forzatura di Dele-Bashiru che tornato dalla nazionale non era al top. Per Castellanos resta ancora un grande punto interrogativo.”
Com’è il rapporto oggi fra lei e la e la società?
“C’ho sempre avuto un buon rapporto ma questo vuol dire anche poter avere visioni differenti su certe cose, ciò non cambia l’ottimo rapporto personale che ho con il presidente ed il DS Fabiani.”
La situazione fisica in vista della partita di domenica quanto è migliorata nel corso di questa settimana?
“La situazione non è delle migliori, abbiamo giocatori che magari in settimana hanno affrontato meno allenamenti e la loro condizione non è a l100%. In ogni caso bisogna essere intelligenti e spendere tutte le energie in campo e focalizzati sulla partita.”
Che sfida sarà anche sulle panchine contro un allenatore di questo tipo?
“Sinceramente io non credo molto alle sfide tra allenatori, dipendono da che squadra si allena. All’Empoli avevo dei rivali alla pari ma passato al Napoli oggettivamente era una situazione diversa.”
Il margine di crescita di Isaksen è ancora grande? Dia come sta?
“Isaksen è giovane e può ancora crescere molto, non è un giocatore da un gol ogni dieci partite. Sta recuperando da una malattia debilitante e vedremo cosa riuscirà a dare. Dia non solo come trequartista ma anche come prima punta come a Salerno potrebbe trovare la sua continuità.”
Qual è l’obiettivo al termine di questi 3 anni?
“Il nostro obbiettivo deve essere quello di tornare stabilmente nell’Europa che conta. sicuramente in questo percorso ci saranno alti e bassi, come è normale che sia ma il target è quello.”
Rovella è stato influenzato nella decisione di non operarsi?
“Assolutamente no, il ragazzo ha deciso autonomamente senza essere condizionato dalla situazione o da qualcuno. Speriamo che sia stata la scelta corretta e che non si debba perdere tempo per poi ricorrere comunque all’operazione.”
















