La Lazio si muove per mantenere gli impegni presi con Maurizio Sarri. L’obiettivo dichiarato è trattenere tutti i giocatori chiave della rosa: nessuna cessione eccellente è all’orizzonte. Guendouzi e Rovella, considerati incedibili, sono protetti da clausole rescissorie elevate – rispettivamente 40 e 50 milioni di euro – mentre sul fronte rinnovi si stanno definendo tutti gli accordi per prolungare i contratti dei senatori in scadenza.
Pedro ha già trovato l’intesa per restare un’altra stagione e a breve sarà ufficializzata la sua firma. Anche Vecino, inizialmente dato in partenza, ha deciso di restare: il rinnovo è ormai imminente. Resta ancora da chiarire la posizione di Alessio Romagnoli. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il presidente Lotito ha programmato un incontro a luglio, durante il ritiro, per discutere direttamente con il difensore.
Romagnoli, legatissimo ai colori biancazzurri, non ha dimenticato le promesse fatte al momento del suo arrivo nel 2022: un rinnovo e un adeguamento dell’ingaggio in caso di qualificazione alla Champions League, poi ottenuta nel 2023. Tuttavia, quell’intesa verbale non ha mai avuto un seguito concreto, e il giocatore ne è rimasto deluso. Ha ancora due anni di contratto, ma è stato il ritorno di Sarri a convincerlo a non prendere in considerazione offerte dall’estero (si parlava di Premier League e Arabia Saudita).
Il suo attaccamento alla maglia è fuori discussione: Romagnoli ha coronato il sogno di giocare per la squadra del cuore, e nel caso in cui dovesse lasciare la Lazio, di certo non lo farebbe per un altro club italiano. Negli ultimi giorni ci sono stati colloqui tra il direttore sportivo e gli agenti del calciatore per trovare un’intesa su un nuovo contratto che potrebbe legarlo al club fino al 2029. Il nodo resta l’ingaggio, ma la volontà della società è chiara: accontentare Sarri e trattenere il suo leader difensivo. Tutto verrà deciso nel corso del prossimo mese.
