di Giorgio BICOCCHI
Dieci vittorie in trasferta: mica quisquilie. “Solo per questo meriteremmo un grande piazzamento finale…”, ci scrive un amico. La Lazio si risolleva, sbanca Genova e acchiappa la Juve. “Veni, vidi, vici: semo partiti la mattina pe’ Genova, je ne avemo fatti due e co’ sti tre punti tornamo a sogna’”: insomma, dopo la fregatura col Bodoe, ritorna l’ottimismo. Col Taty e Dia la Lazio ruggisce e colpisce una squadra che non perdeva in casa da quattro mesi. Nota di merito sempre per Mandas che propizia l’ennesimo blitz lontano dall’Olimpico. Ora Parma ed Empoli: servono altri sei punti…
Primo tempo
– Collezioniamo diversi corners ma le prime incursioni sono rossoblu’. E Mandas e’ superbo sulla conclusione quasi a botta sicura di Pinamonti. “O’ vedi er greco come para”, si commenta subito nella chat biancazzurra;
– Teniamo il pallino del gioco. Attacchiamo certo ma senza quel sacro furore. Ancora angoli, vero. Poi incursioni sterili. Fino alla botta da fuori area di Lazzari che Leali sventa;
– Fumogeni in campo, dietro a Mandas (chissà perché poi…). Lunga pausa che non giova al Genoa. Assist in verticale del Taty per Zaccagni, strattonato dal debuttante Oita. Rosso automatico: insomma giocheremo in superiorità per oltre un’ora…;
– E per fortuna sfruttiamo subito: cross al bacio di Pellegrini e botta terrificante al volo del Taty. “Ammazza che piede vellutato Pellegrini… me ricorda Raffaele Sergio”, ci ricorda un amico d’antan di stadio;
– Dovremmo spingere ancora per mettere alle corde il Genoa. Ma traccheggiamo… insomma l’istinto del killer proprio non ce l’abbiamo. E mica solo da stasera…;
– Anzi, la gara si complica. Lazzari si fa male ed esce. Zoppicano pure Dia e Romagnoli. E Rovella si becca un puerile giallo (quanti sono in stagione, Niccolò? 14? 15?);
– La frazione si chiude ma hai voglia… “Qui tocca fa’ er secondo… e pure alla svelta… chissà che Pedro ci sguazzi nelle ripartenze con l’uomo in più’…”, si profetizza nei commenti all’intervallo;
Secondo tempo
– Pellegrini sgomma sotto la tribuna centrale: peccato che Rovella arrivi in corsa e spedisca fuori;
– L’uomo in più ai sente e il Genoa soffre l’inferiorita’. Parrebbe una gara tranquilla… “Ma tu te ricordi na’ gara tranquilla della Lazio?”, riporta alla realtà il commento di un caro amico di stadio…;
– Ma siamo in fiducia. Rovella in verticale per Dia che si allunga e incrocia. E’ un gol fantastico che vale il raddoppio;
– Baroni alterna le forze: manda in campo Belayane che però resta con noi per un paio di minuti. Il Var richiama l’attenzione di Ayroldi che cambia cartellino: da giallo a rosso. “Aho, a noi se so’ fatti na’ ricca risata co interventi simili subiti…”. Parole sante anche queste…;
– Il Genoa non coglie l’attimo. Noi gestiamo e non subiamo. Finisce così, pure con la nostra porta immacolata. Andiamo all’aeroporto: missione compiuta, Juve ripresa, Bologna a -1. Chissà se la sorte, a fine campionato, non si ricordi all’improvviso di noi, premiandoci…