di Fabio BELLI
Passateci la battuta, l’impressione è che a questa squadra, per usare un termine da “être à la mode” da Febbre da Cavallo, sia necessario togliere la biada per farla correre, tipo il cavallo Soldatino. Più la butti giù, più si tira su: nei momenti di massima sfiducia la Lazio ha tirato fuori l’inizio di campionato fulminante, la doppia vittoria del Napoli dopo il ko di Parma, il successo in casa del Milan. E adesso anche l’Atalanta, sempre avversario ostico tra gli ostici, deve inchinarsi sempre a Gustav il grande, l’uomo dei gol pesanti. Da Napoli a Plzen fino a Bergamo, sempre in trasferta dove la Lazio continua a fare grandi cose, Bologna a parte. La squadra ci crede ma mi raccomando, continuiamo così: fiumi di lacrime durante la settimana per propiziare le partite sul campo, chi siamo noi per invertire la tendenza?
FORMAZIONI – Tanto turn over per Baroni, tra infortuni, squalifiche, acciacchi vari e Bodö/Glimt e Roma all’orizzonte. In porta rilancio per Mandas, in difesa Lazzari e Nuno Tavares sugli esterni, Romagnoli influenzato lascia spazio a Gila al fianco di Gigot. A centrocampo prima da titolare per Belahyane al fianco di Rovella con Guendouzi squalificato, in avanti Tchaouna e Dele-Bashiru preferiti a Isaksen e Pedro nella linea di sostegno con Zaccagni alle spalle di Boulaye Dia. Nell’Atalanta fasce affidate a Bellanova e Zappacosta, in avanti sorpresa Cuadraro con Lookman e Retegui.
NUNO TAVARES, UN ALTRO KO – In avvio il match è ricco di azioni veloci. Al 4’, Dele-Bashiru tenta un cross dalla sinistra, ma viene bloccato. Al 8’, Lookman batte un angolo che Kolasinac prolunga di testa, ma Nuno Tavares è pronto ad anticipare l’avversario. Cuadrado prova a servire un altro cross, ma la palla finisce fuori. Al 17’, Rovella si fa notare con una chiusura difensiva efficace, mentre Dele-Bashiru spreca una buona occasione di contropiede, servendo un passaggio troppo profondo per Dia che sarebbe andato centralmente in porta. L’Atalanta risponde con Belahyane che ferma un pericoloso passaggio per Retegui. Al 30’ la Lazio si rende pericolosa con un preciso passaggio di Zaccagni per Dele-Bashiru, che supera Carnesecchi in uscita con uno scavetto ma Kolasinac devia in corner ripiegando di testa. Al 34’ la Lazio perde Nuno Tavares, appena rientrato da un infortunio, per un nuovo problema muscolare, sostituito da Luca Pellegrini. Al 38’ Rovella viene ammonito, mentre Kolasinac e Lookman guadagnano un altro angolo per la squadra ospite. Sugli sviluppi Retegui arriva alla conclusione ma il tiro viene bloccato. Dopo 3′ di recupero, il primo tempo si conclude sullo 0-0 al Gewiss Stadium.
ISAKSEN, UN ALTRO GOL DI PLATINO – La Lazio inizia il secondo tempo con Isaksen in campo al posto di Tchaouna. Dopo 2′ gran botta di Dele-Bashiru da distanza ragguardevole, Carnesecchi deve distendersi per respingere. Al 4′ grande chance per l’Atalanta con Lookman che sfonda e serve sotto misura Kolasinac, strepitosa la risposta d’istinto di Mandas. Al 9′ è la Lazio a passare: lungo lancio dalle retrovie sul quale Hien si fa bruciare da Dele-Bashiru, sponda del nigeriano per l’accorrente Isaksen che non sbaglia a tu per tu con Carnesecchi. Cambia anche Gasperini, De Ketelaere prende il posto di Cuadrado. Al 20′ bel pallone pennellato da De Ketelaere per Retegui, provvidenziale per la Lazio l’anticipo di testa di Gila che appoggia in angolo. Al 24′ nella Lazio entrano Provstgaard, all’esordio assoluto in Serie A, e Noslin al posto di Gigot, che aveva lamentato un fastidio all’adduttore e Zaccagni. Al 28′ Dele-Bashiru apre a sinistra per Luca Pellegrini, conclusione deviata che chiama Carnesecchi alla risposta con un gran colpo di reni, quindi cambia l’Atalanta con Samardzic e Maldini inseriti al posto di Lookman e Retegui, successivamente Brescianini prende il posto di Ederson. La Lazio vince 1-0 contro l’Atalanta grazie a una rete di Isaksen, tornando in corsa per la Champions League con una solida performance difensiva. Nonostante i tentativi finali dei bergamaschi di cercare varchi con palloni filtranti, la difesa della Lazio si è dimostrata impenetrabile. Per l’Atalanta, invece, è la terza sconfitta consecutiva, e ora gli inseguitori hanno la possibilità di rientrare nella lotta per il terzo posto.