di Gisella SANTORO
Marusic non è il bomber della Lazio, ma molto spesso è l’uomo giusto, nel posto giusto al momento giusto. Pedro riceve un pallone al limite dell’area di rigore, si gira e cerca un varco che non trova, vede Marusic arrivare e gli serve il pallone: il numero 77 non deve fare altro che piazzarlo nell’angolo più lontano dove Milinkovic-Savic non può arrivare.
Il ricordo va all’ultima vittoria casalinga della Lazio, quella di campionato contro il Monza del 9 febbraio scorso terminata 5-1 per i padroni di casa, nella quale le marcature sono state aperte da Marusic: che sia il preludio dei tanto bramati 3 punti che stentano ad arrivare? Il finale sarà un altro: è sempre il montenegrino che perde la marcatura di Biraghi e nel tentativo di riprendere il pallone lo aggiusta per il tiro di Gineitis che pareggia i conti e la partita.
In questo campionato Marusic è a quota 4 gol e guardando la classifica dei marcatori ha lasciato alle sue spalle molti giocatori dai nomi altisonanti, come Barella, Theo Hernandez, Soulè.
Con i suoi gol cerca di farsi perdonare i numerosi disastri difensivi che compie nello svolgimento del suo ruolo naturale all’interno della squadra e dimostra anche un vero attaccamento alla maglia. Dopo 8 anni di Lazio e più di 300 presenze Marusic è il senatore della squadra di Baroni ed è sempre pronto a metterci il cuore, il piede e la faccia.