di Giorgio BICOCCHI (foto © Antonio FRAIOLI)
L’Olimpico chiama, il San Mames risponde: e’ Romagnoli il taumaturgo. Capocciata all’andata, altro gol di testa al ritorno. Dopo sette anni la Lazio torna nei quarti di Europa League: bella soddisfazione per un gruppo a cui molti Soloni improvvisati avevano pronosticato una stagione di sangue e dolori. Alla fine qualificazione meritata perché la Lazio, nel computo della doppia sfida, ha creato un maggior numero di occasioni. E adesso ecco il Bodoe, quasi al Polo Nord. Ma ci faremo trovare pronti, diamine…
Primo tempo
– “Ma pure in Europa ce stanno arbitri così?”, si dibatte in Monte Mario dopo un intervento-killer ai danni di Zaccagni. Niente rosso, solo giallo. “A parti invertite ce fucilavano seduta stante…”. Già… ;
– Non sarà una frazione scintillante, anzi un tempo sul modello-Udinese. Lazio contratta;
– Plzen battagliero: insomma c’è’ da soffrire. I ceki stampanò la traversa dopo errore in appoggio di Provedel… “E daje un calcione a sta palla”, si consiglia Ivan. Che evidentemente a volte ci ricasca;
– E noi in attacco? Pochino. Un bel tiro a giro di Pedro. Poi un gol mezzo mangiato del Taty, liberato da un assist al bacio dello stesso Pedrito. Sfondiamo di più dal versante sinistro ma poi attacchiamo l’area con pochi elementi;
– Viktoria non domo: anzi se sbagliamo appoggi i ceki filano via come il vento. E nella nostra area sono brividi;
– Frazione sofferta, la Lazio produce poco. E il risultato resta maledettamente in bilico. Cosa fare nella ripresa? Togliere il Taty, provare Dia come centravanti e non come rifinitore. Soprattutto non portarsi la sfida in bilico fino al rush finale…
Secondo tempo
– Cominciamo con piglio e costanza. Pedro si invola, il portiere para. Poi il nostro classico patatrac: una respinta corta della nostra difesa e prendiamo un gol da appena dentro area;
– “E mo? Mica usciremo co’ questi?”, si commenta amaramente in Tribuna. Ma la squadra per fortuna reagisce;
– Collezioniamo sei o sette angoli di fila. Ma i ceki le prendono tutte;
– Fino alla capocciata decisiva di Romagnoli, alla terza prodezza di fila in una settimana. Roba da raccontarlo ad Anzio per anni…;
– Da allora in poi sarà una mezza sofferenza. Ma alla fine sarà Lazio: mai pareggio fu più amato! E poi volete mettere quel doppio filo col San Mames, con Nico Williams… Ci vediamo ai quarti, gente!