di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI
A vedere solamente il risultato verrebbe da parlare di occasione persa per il mancato sorpasso alla Juventus, ma considerando le numerose assenze, la stanchezza pregressa per gli ultimi impegni ravvicinati e l’ottimo stato di forma dell’Udinese, l’1-1 non è assolutamente un risultato da buttare via per questa Lazio. Certo, non mancano i rimpianti per qualche occasione che poteva essere sfruttata meglio, ma stasera si può tranquillamente dire che il bicchiere sia mezzo pieno. Appuntamento a giovedì prossimo per strappare il pass che porta ai quarti di Europa League.
I TITOLARI
PROVEDEL 6,5 – Anticipa Lucca lanciato a rete, il pressing dei friulani lo induce a scagliare qualche rinvio in fallo laterale. Trafitto da Thauvin ma la responsabilità del gol ce l’hanno i giocatori di movimento che si sono sbilanciati troppo in avanti spalancando le porte al contropiede letale degli ospiti. A un quarto d’ora dal novantesimo non si fa sorprendere dalla punizione di Zemura togliendola da sotto l’incrocio.
LAZZARI 5,5 – La differenza tra lui e Tavares è palesemente tangibile. Si fa disorientare con troppa facilità da Lucca che confeziona l’assist per Thauvin con una rovesciata acrobatica. Non è un fattore nemmeno in fase offensiva, le poche volte che prova a lanciarsi non ne cava un ragno dal buco. L’unico pallone che riesce a mettere al centro dell’area di rigore viene mancato da Noslin. Spende il giallo per fermare una ripartenza pericolosa dei friulani.
GILA 6 – Nell’azione che porta al vantaggio dell’Udinese era completamente fuori posizione e non riesce ad arginare Lucca che avanza di gran carriera verso la porta. L’unica macchia su una prestazione ordinaria.
ROMAGNOLI 6,5 – Troppo molle la marcatura su Thauvin che riesce così – con la complicità di Lucca – a ricavarsi lo spazio sufficiente per concludere a rete. Si fa perdonare con gli interessi quando, appena trascorsa la prima mezz’ora di gioco, sbuca da dietro Ehizibue e insacca – sul filo del fuorigioco, ci vuole qualche minuto per la conferma definitiva – per il pari. Secondo gol in pochi giorni per il numero 13 che ci sta prendendo gusto.
MARUSIC 6 – Il suo compito principale è quello di non far rientrare gli esterni. Interviene in ritardo su Lucca provocando una punizione dal limite che Provedel riesce a neutralizzare. All’80’ tira uno straccio bagnato a Okoye. A ridosso del novantesimo sbaglia l’aggancio sottoporta.
VECINO 6,5 – Si conferma ancora una volta l’uomo dei calci d’angolo, sua la spizzata per Romagnoli che ringrazia e pareggia i conti. Nella ripresa rimedia un’ammonizione gratuita falciando Thauvin che era distante anni luce dalla metà campo biancazzurra.
GUENDOUZI 6 – Instancabile, dalle mille risorse, non si arrende alla stanchezza che inevitabilmente affiora e lo porta a commettere errori che in situazioni normali non farebbe mai.
ISAKSEN 6,5 – Nelle battute iniziali è quello che crea i maggiori grattacapi alla retroguardia dell’Udinese, costringendo inoltre Kamara a spendere il giallo già all’8′ del primo tempo. In alcune circostanze sembra ancora non crederci abbastanza eppure ha già ampiamente dimostrato di avere nel repertorio dei numeri da campione.
DIA 5,5 – Primo tempo da ectoplasma in cui non entra praticamente mai nel vivo della partita, nella seconda frazione di gioco non riesce a colpire la sfera dentro l’area piccola vanificando l’unica buona giocata di Lazzari.
ZACCAGNI 6,5 – Kristensen gli regala quello che sarebbe stato il pallone dell’uno pari se Okoye non ci avesse mezzo una pezza. Poco male, visto che dal corner successivo arriverà la zampata vincente di Romagnoli. Altra occasione per lui a inizio ripresa ma viene anticipato da Kamara, nel finale regala un corner che poteva diventare sanguinoso.
TCHAOUNA 6 – Ben presto diventa una delle vittime preferite degli avversari che la mettono subito sul piano fisico. Tenta la soluzione personale ma da posizione angolata non impensierisce più di tanto Okoye. A differenza di Dia strappa la sufficienza perché un minimo di tigna ce la mette.
I SUBENTRATI
DAL 46′ NOSLIN 6 – Destro a giro che impensierisce Okoye, stanotte fatica ad addormentarsi ripensando a quel pallone che Lazzari aveva messo nell’area piccola e che non ha saputo deviare in rete.
DAL 64′ BELAHYANE 6 – Secondo spezzone di partita per il marocchino, buono l’approccio ma deve ancora entrare pienamente nei meccanismi di gioco.
DAL 64′ PEDRO 6 – Prova ad accendersi al 70′ ma scivola maldestramente non appena entra in area e perde palla, succede anche ai fuoriclasse.
DALL’81’ PATRIC 6 – Entra a dare man forte al centrocampo.
IL MISTER
BARONI 6 – Si affida all’usato sicuro di Vecino per rimpiazzare l’acciaccato Rovella. Le assenze più pesanti sono quelle di Tavares e Castellanos: Lazzari è pressochè innocuo; Dia, Tchaouna e Noslinin fanno amaramente rimpiangere l’argentino che magari si mangia dei gol allucinanti ma in compenso si porta quasi sempre via l’uomo e – almeno in Serie A – pochi si muovono bene dentro l’area di rigore come lui.