di Giorgio BICOCCHI

Non è che siamo molto fortunati. Affronteremo l’Udinese, una delle squadre più in forma del Campionato in virtù dei 13 punti raccolti nelle ultime cinque sfide. E poi il Bologna, altra formazione che sprinta. E poi, dopo l’ultima sosta stagionale, il Toro che contro di noi da’ sempre il fritto. Ma il calendario e’ questo, non ci si può far nulla. Solo magari confrontarlo con qualche altra nostra competitor…




Certo, l’Udinese rievoca cattivi ricordi. Innanzitutto non la battiamo all’Olimpico dal dicembre 2019. Poi, nel primo anno di Sarri, pareggiammo 4 a 4 nella notte in cui Pepe Reina prese lucciole per lanterne. E poi fu l’Udinese, segnandoci tre gol esattamente un anno fa, a decretare le dimissioni di Sarri, aprendo la strada al breve interregno-Tudor. Insomma, una specie di Belzebu’: ecco perché la Lazio ha il dovere di provare ad esorcizzarlo.

Ci vorrà testa e pazienza, innanzitutto. Provando a giocare in verticale e condendo il tutto con un buon ritmo. Perché l’Udinese – squadra possente, tutto muscoli – soffre le ripartenze, le giocate rapide e improvvise. Ecco perché l’attuale, straripante momento di forma di Isaksen e l’auspicato ritorno di Zaccagni potrebbero essere le risorse decisive per far saltare il banco.

L’Udinese ha risorse importanti: il tandem d’attacco Thauvin-Lucca, i due che ci affossarono li scorso agosto nella sfida di andata, costituiscono un duo che coniuga classe, estri e potenza. E Bijol, in difesa, e’ centrale coi fiocchi che, se decidessimo noi, vorremmo nella prossima retroguardia biancazzurra. A questo punto della stagione – anche in previsione del duro viaggio che poi ci attende al Dall’Ara – una vittoria sarebbe fondamentale. Perché soprattutto annacquerebbe le velleità di chi, dietro in classifica, sogna di avvicinarci. Dovremo gestire la fatica – anche mentale – accumulata tra Milano e Plzen e dosare le forze (l’Udinese viene da nove giorni di riposo…). Sarà gara dura, a meno di non sbloccarla nei primi 15 minuti e poi agire rapidi e ficcanti di rimessa. Per questo un Olimpico infreddolito ma appassionato potrebbe dare ai nostri ragazzi la spinta ideale per prendersi i tre punti…






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