di Genziana LILLERI AFICETTI

PROVEDEL 6,5 – Sul pareggio del Viktoria Plzen resta nella terra di nessuno. Si riscatta con un paio di interventi decisivi, tra cui uno che anticipa Memic pronto a ribadire in rete. Nel finale sfodera riflessi fondamentali per blindare la vittoria. Rivedibile nei rinvii, anche se il terreno di gioco non lo aiuta.

MARUSIC 7 – Nonostante fosse in condizioni precarie dopo il duro colpo subito a Milano, gioca una gara di grande sostanza. Sempre propositivo sulla fascia destra, si inserisce con continuità e mette palloni interessanti in area. Nella ripresa si sposta a sinistra per lasciare spazio a Lazzari.

GIGOT 5,5 – Duello fisico costante con Durosinmi, che lo supera soltanto con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione, dove si fa sorprendere in marcatura. Compromette ulteriormente la sua prestazione con un intervento sconsiderato su Cadu che gli costa un’espulsione diretta.

ROMAGNOLI 7.5 – Uno dei migliori in campo. Sblocca il match con un gol da vero leader e nella prima frazione è praticamente insuperabile. Quando la squadra cala nella ripresa, lui continua a guidare la difesa con grande carattere.

NUNO TAVARES 5.5 – L’accelerazione che porta al corner del vantaggio è sua, spinge comunque meno del solito. Sul gol subito si fa scappare Durosinmi, errore che segue quello su Chukwueze. Baroni lo sostituisce subito dopo l’1-1. (Dal 50’ LAZZARI 5.5: Entra sulla destra ma soffre costantemente Cadu, che lo mette spesso in difficoltà. Quando la Lazio resta in dieci, avanza sulla linea degli attaccanti ma nel finale rischia grosso su un errore in disimpegno).

GUENDOUZI 7.5 – Un primo tempo da padrone assoluto del centrocampo: recupera palloni ovunque e li smista con qualità. In ogni partita sembra alzare il proprio livello, garantendo equilibrio e intensità. Nella ripresa, con la Lazio in difficoltà, si abbassa ma continua a essere una pedina fondamentale, crede nella possibilità di segnare anche al 98′.

ROVELLA 6 – La sua espulsione rovina una prestazione di grande sacrificio. Si distingue per copertura e impostazione, servendo anche un pallone perfetto per Noslin. Quando il Viktoria Plzen aumenta la pressione, si piazza davanti alla difesa per proteggere la squadra. Poi il suo intervento su Sulc gli costa un rosso pesante.

ISAKSEN 7.5 – Un lampo nel buio. Si vede meno rispetto al solito, ma nel finale esplode un sinistro potentissimo che regala alla Lazio una vittoria fondamentale. Una giocata da campione che ribalta completamente le sorti della gara.

DIA 5,5 – Sembra accusare la mancanza del gol. Prova a rendersi utile abbassandosi per favorire le giocate offensive, ma spesso si intestardisce e perde lucidità. Ha una sola vera chance su un filtrante di Noslin, ma non riesce a concretizzarla. Serve più incisività. (Dall’82’ PATRIC 6: Dentro per rinforzare la difesa nel finale, combatte con grinta. Si prende subito un’ammonizione.)

PEDRO 6,5 – Scelto per rimpiazzare Zaccagni, si prende la responsabilità dell’attacco biancoceleste. Illumina la manovra con giocate di qualità e ripartenze veloci. Suo l’assist dalla bandierina per il gol di Romagnoli. Cala alla distanza e lascia il posto a Vecino. (Dal 62’ VECINO 5,5: Entra per dare ordine al centrocampo, ma si fa ammonire subito e non riesce ancora a ritrovare il ritmo pre-infortunio.)

L’ALL. BARONI 7 – La sua filosofia porta la squadra a trovare un gol impossibile, per il resto le condizioni scandalose del campo della Doosan Arena rendono ingiudicabile la partita dal punto di vista tecnico-tattico.

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