di Gisella SANTORO

Quando Dia è entrato in campo al 74’ al posto di Pedro, qualcuno ha profetizzato che avrebbe potuto cambiare l’esito della partite, e così è stato: a 3 minuti dalla fine ha sparato un tiro rasoterra nell’angolo più lontano confermando di avere come vittima preferita il Napoli fin dai tempi in cui giocava nella Salernitana.




Dia, con il suo gol contro i partenopei, ha consolidato la statistica che vede la Lazio di Baroni avere un primato con maggior numero di gol segnati da giocatori subentrati. L’attaccante senegalese, che in settimana ha dovuto fare i conti con un problema alla caviglia, è stato in dubbio fino all’ultimo minuto e alla fine, il ballottaggio per un posto da titolare tra lui e Pedro è stato vinto da quest’ultimo. Nel corso della partita l’infortunio a Castellanos ha costretto Mister Baroni a rimaneggiare la squadra e Dia è entrato in campo ricoprendo il ruolo di punta centrale, una collocazione che gli ha permesso, nel corso della stagione, di avere grandi soddisfazioni e raggiungere ottimi risultati.

A fine partita Dia ha confessato di essere deluso del risultato della partita, dimenticando che il suo gol ha fatto in modo che la Lazio rimanesse ancorata al quarto posto in classifica.
Dia, con la testardaggine di un trequartista e con il fiuto del gol di un attaccante, ha le giuste caratteristiche per diventare giocatore di punta della Lazio di Baroni. Tempo al tempo.






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