di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI
Oggi pomeriggio abbiamo assistito a un autentico monologo della Lazio che fa a pezzi un Monza in completo disarmo e si prende momentaneamente il quarto posto in solitaria, in attesa di Inter-Fiorentina che si giocherà domani sera a Milano. Il risultato di 5-1 sta comunque stretto alla squadra di Baroni che nei novanta minuti ha prodotto qualcosa come 26 conclusioni (di cui 9 nello specchio) con un expected goal di 2,87, un 60% di possesso palla e un controllo totale del campo. Numeri e statistiche che certificano la superiorità schiacciante dei biancazzurri che sabato prossimo, sempre all’Olimpico, sono attesi da un impegno decisamente più probante, ossia il Napoli capolista – già battuto in Coppa Italia e in campionato nel girone d’andata).
MARUSIC SGRETOLA IL MURO BRIANZOLO – Nessuna sorpresa nella formazione titolare con Baroni che ritrova Tavares dal primo minuto, confermato Castellanos davanti alla linea di trequartisti formata da Zaccagni, Isaksen e Dia. Biancazzurri che provano a fare subito la partita – ci saremmo stupiti del contrario – ma qualche imprecisione di troppo in fase di impostazione della manovra e di finalizzazione della stessa consente ai brianzoli di salvarsi in qualche modo e ripartire. Il primo spunto interessante lo offre Isaksen che si fa tutta la corsia di destra, salta Maussi Martins con un tunnel ma poi sbaglia l’apertura per Guendouzi che al centro dell’area di rigore non riesce a impattare la sfera che sfila sul fondo. Dall’altra parte c’è Tavares a mettere alle corde i brianzoli con le sue accelerazioni, il portoghese chiama al dovere Pizzignacco che poco dopo deve dire di no sul tentativo di Castellanos concedendogli solamente il corner. Ci pensa invece Bianco a negare il gol a Romagnoli mentre Zaccagni di testa accarezza solamente il palo. Come al solito i padroni di casa creano tante occasioni ma quando si tratta di concretizzarle o anche solo tirare in porta gli manca sempre il classico soldo per fare una lira. Inutili le proteste per un presunto fallo ai danni del numero 10, Aureliano lascia correre. Con la forza della perseveranza la Lazio riesce finalmente a sgretolare il muro degli ospiti: sponda del Taty per l’accorrente Marušić che di testa non lascia scampo a Pizzignacco, terzo gol in campionato per il montenegrino che in questa maniera sposta gli equilibri della partita. Il Monza è costretto a scoprirsi e aumentano gli spazi per i ragazzi di Baroni che deve però rinunciare a Dia, gettando così nella mischia Pedro. Prima dell’intervallo Zaccagni sciupa un contropiede d’oro sbagliando l’assist per Castellanos che era tutto solo, nel recupero è lo spagnolo classe 1987 a divorarsi la rete del raddoppio con un rasoterra che termina a fil di palo.
BIANCAZZURRI STRARIPANTI NELLA RIPRESA – La musica non cambia nel secondo tempo con Castellanos che svirgola il pallone a pochi passi da Pizzignacco e Tavares che si fa chiudere in angolo. Graziati più volte dai nostri, gli undici di Bocchetti rischiano di pareggiarla sugli sviluppi di un calcio piazzato al 55′ con un colpo di testa di Palacios che termina di non molto a lato. Per fortuna il Taty sforna il secondo assist del pomeriggio con un corridoio perfetto per l’inserimento vincente di Pedro che trafigge Pizzignacco e firma l’agognato raddoppio che di fatto indirizza definitivamente la contesa. Alla fine arriva il – meritatissimo – momento di gloria anche per il centravanti argentino che al 63′ viene premiato dal suo capitano e suggella così una prestazione a dir poco generosa con il nono sigillo in campionato, il dodicesimo considerando anche le coppe. Monza che prova a rientrare in partita approfittando di un piccolo calo di tensione dei padroni di casa con Pereira che quasi la piazza all’angolino. Lazio che riattacca subito la spina e getta alle ortiche il poker con il nuovo entrato Dele-Bashiru che si fa tentare dalla soluzione personale anziché appoggiarla per Rovella che era tutto solo al centro. L’esatto contrario di Zaccagni che a tu per tu con Pizzignacco (ormai preso a pallonate) tergiversa trioppo e perde l’attimo. In campo c’è una sola squadra, Noslin apparecchia la tavola per la doppietta di Pedro che sale a quota 9 centri in stagione. Prima del triplice fischio il Monza trova il gol della bandiera grazie a un tiro dagli undici metri benevolmente concesso da Lazzari che fa un intervento da pallavolista in area. Dal dischetto Sensi vince il duello con Provedel che la tocca ma non basta. Episodio che testimonia come sia stato fondamentale portarsi sul 4-0, in caso contrario avremmo vissuto un finale da cardiopalma – e sarebbe stato paradossale visto l’andamento del match e il divario tra le due formazioni. Comunque, neanche il tempo di rimettere il pallone a centrocampo e Dele-Bashiru ristabilisce immediatamente le distanze per il definitivo 5-1. Severo ma giusto.
IL TABELLINO
LAZIO-MONZA 5-1 (1-0)
LAZIO (4-2-3-1): Provedel, Marušić, Romagnoli, Gila, Tavares (65′ Lazzari); Guendouzi, Rovella; Isaksen (65′ Dele-Bashiru), Dia (35′ Pedro), Zaccagni (76′ Tchaouna); Castellanos (76′ Noslin). All. Marco Baroni.
MONZA (3-4-2-1): Pizzignacco; Leković, Izzo, Palacios; Pereira, Bianco (79′ Zeroli), Urbański (60′ Sensi), Maussi Martins (32′ Kyriakopoulos); Ciurria (60′ Castrovilli), Mota Carvalho (79′ Vignato); Ganvoula. All. Salvatore Bocchetti.
ARBITRO: Gianluca Aureliano (Sezione di Bologna).
AMMONITI: 45′ Kyriakopoulos (M).
RECUPERO: 1′ pt, 3′ st.
MARCATORI: 31′ Marušić (L), 57′ e 77′ Pedro (L), 63′ Castellanos (L), 86′ rig. Sensi (M), 88′ Dele-Bashiru (L).