Il DS della Lazio, Angelo Fabiani, ha introdotto la conferenza di presentazione del nuovo acquisto biancazzurro, Reda Belahyane: “C’è poco da dire su Belahyane, lo conoscete, è un calciatore che proviene dal Verona ed ha determinate caratteristiche e qualità. La cosa che gioca a suo favore è proprio l’età, un 2004 che ha ampi margini di di crescita e di miglioramento. Anche su di lui la valutazione che è stata fatta è che aveva il profilo giusto per essere inserito in uno spogliatoio, in un organico funzionale senza alterare determinati equilibri.”
Avevi anche tanto mercato, tu hai fatto molto bene in questa prima parte di stagione col col Verona c’erano tanti club su di te. Ti chiedo come cosa ti ha spinto ad accettare tra le tante proposte, quelle della Lazio?
“La Lazio innanzitutto il primo club con cui avevo parlato e poi devo dire che mi è piaciuto molto il progetto, inoltre conoscevo i francesi che giocano alla Lazio. È un club ambizioso e per un giovane come me è proprio quello che ci vuole vista la posizione in Europa League in serie A.”
Io ti volevo chiedere del della tua importanza dentro dentro la squadra e se hai parlato con con Baroni. Che cosa ti ha detto Baroni? Quale sarà la tua importanza nel gruppo e poi sul ruolo cioè capire qual è la tua collocazione ideale?
“Baroni ha molta fiducia in me. Lui ha parlato molto con me e soprattutto mi ha detto cosa dovevo migliorare per cercare di prendermi il posto. Per quanto riguarda la mia posizione in campo in un centrocampo a tre preferisco il ruolo centrale per quanto riguarda invece il centrocampo due mi troverei bene anche giocando con i due.”
Sei cresciuto in Francia e hai origini marocchine, a ottobre scorso hai deciso di accettare la proposta della nazionale marocchina e avevi già presenze con con le under francesi. Che cosa ti ha spinto ad andare subito con la nazionale marocchina?
“Per quanto riguarda il Marocco in realtà ci sono tanti giocatori in Marocco che giocano ad un ottimo livello, club in Europa quindi non possiamo dire che ci sia più concorrenza per la maglia della nazionale francese. Io sapevo fin da piccolo che avrei giocato per il Marocco. È il paese dei miei genitori, loro sono cresciuti là, alcuni de miei fratelli sono cresciuti lì, ho sempre voluto fare onore alla mia famiglia e quindi mi sono sempre sentito marocchino” .
L’aspetto del tuo gioco che devi migliorare, dove devi migliorare? Sei curioso del derby di Roma, che come saprai, è uno dei più sentiti proprio in assoluto nel calcio mondiale?
“Essendo essendo giovane realtà ho tante cose da migliorare in particolare il colpo di testa e sicuramente aggiungere del del volume fisico per essere un mediano di livello è una cosa che servirà. Per quanto riguarda il derby sono curioso però non abbiamo paura. Noi siamo cresciuti a Parigi e non abbiamo paura di niente, quindi sicuramente scenderemo in campo con grande grande fame.”
Il grande salto dal Verona alla Lazio riguarda anche anche l’Europa, stasera verrà consegnata la lista, speri di star dentro la lista dei giocatori che affronteranno gli ottavi di finale?
“Io onestamente ci spero davvero, in realtà io sono venuto qui per dare tutto per il club e se ti devo dire che lo sappia, non lo so, perché è il tecnico che decide però ci spero fortemente.”
Quanto puoi crescere? Puoi diventare veramente un calciatore da top club assoluto?
“Le chiacchiere rimangono delle chiacchiere. Si parla di tanti giocatori come se fossero il nuovo Mbappé però quello che penso è che bisogna lavorare, bisogna essere umili e sono in una fase di progresso interessante. Adesso sono qui alla Lazio e quello che voglio è vincere tutti i match e magari vincere l’Europa League e andarmi a giocare, giocare la Champions.”
Quanto pensi di essere cresciuto in questi mesi? Cosa cosa ha colpito secondo te il tuo vecchio staff per farti riprendere alla Lazio e se hai trovato differenze in baroni rispetto a com’era al Verona.
“Baroni io non l’ho trovato cambiato, in realtà ha fatto un ottimo lavoro a Verona e sta continuando così anche qui alla Lazio. Secondo me è rimasto lo stesso e sta facendo molto bene. Per quanto riguarda quello che hanno trovato in me, non è facile imporsi e giocare a questa giovane età in serie A quindi, io penso che hanno trovato in me la giusta aggressività. Il fatto che io posso stare dentro e posso giocare dei match difficili.”
Quali sono i punti positivi punti di forza che ti hanno maggiormente convinto e che ti hanno portato anche a scegliere i colori biancazzurri?
“La Lazio è stata una delle partite più difficili da giocare, forse una delle partite in cui abbiamo corso di più. È squadra che gioca molto il pallone, che tiene molto il possesso e gli piace giocare la palla. Non ha paura di giocare la partita e poi è una squadra molto veloce ad attaccare.”
Hai detto di conoscere i giocatori francesi del gruppo della Lazio, hai già avuto modo di confrontarti con loro? Che gruppo hai trovato in questi primi giorni qui qui alla Lazio? Che tipo di squadra hai trovato e se poi hai avuto modo anche di confrontarti con con Rovella?
“ Ho avuto un’accoglienza molto calorosa da parte di tutto il gruppo e poi in particolare i francesi con cui avevo avuto modo di parlare dopo il match Lazio-Verona.Per quanto riguarda Rovella, anche lui è stato molto carino. Sì, ci ho parlato un po’ senza andare molto a fondo in realtà.”
Quanto potrebbe incidere la spinta di un pubblico di una piazza così calda come quella della Lazio con 40/50.000 persone?
“È una cosa che non mi mette pressione in realtà mi motiva ancora di più, per entrare dentro ancora più forte e per giocare ancora meglio.”
A quale centrocampista ti spiri?
“ Una persona che nomino sempre in tutte le mie interviste è Kanté è un giocatore umile, serio, un lavoratore e poi è un piccolo che recupera molti palloni che non ha mai la paura di giocare.”