di Giorgio Bicocchi
L’imperativo sarà bloccare – o quantomeno limitare – gli uomini viola di classe, cioè Gudmundsson, Colpani e Adli. Sono loro che innescano Gosens e, soprattutto, Kean, uno che spesso e volentieri ci ha punito.
All’Olimpico si affrontano una squadra – la nostra – che non vince in casa da due mesi e un’altra – la Fiorentina – che non festeggia un successo dal lontano 8 dicembre. E’ una gara che, cabala a parte, ci inquieta un po’. Perché lo sforzo sostenuto nella gara contro la Real Sociedad (pur in una sfida durata praticamente un tempo) potrebbe farsi sentire soprattutto nei nostri uomini abituati a cantare e a portare la croce (Rovella, Guendouzi, Gila, Zaccagni) e perché’ sarà comunque il terzo impegno settimanale, con tossine ed usura muscolare che si potrebbero miscelare.
L’infermeria resta zeppa e l’assenza di Nuno, uomo-assist per eccellenza, acuisce un po’ le preoccupazioni. Incontriamo una squadra in difficoltà – certo – ma in cui la classe e la tecnica non difettano. Insomma, gara particolare, zeppa di insidie. Baroni avrà certamente studiato la Viola. Che spesso concede le giocate di rimessa, abituata dal credo di Palladino ad agire spesso nella metà campo avversaria. E se i viola tenessero davvero il pallino in mano ecco che potremmo gettarci a perdifiato negli spazi concessi con gli spunti di Dia (da cui ci aspettiamo tanto…), Taty e Zack.
Solo ripensando al grottesco esito della gara dello scorso settembre – decisa a nostro sfavore da due rigori, il secondo dei quali abbastanza ridicolo – servirebbe una Lazio sul pezzo, tenace e vendicativa. I duelli Gila/Kean e quelli in mezzo al campo orienteranno probabilmente la sfida. Un pareggio? Lascerebbe le distanze intatte alla vigilia di due “gare possibili” contro Cagliari e Monza. Un successo? Ci farebbe scavallare di netto quota 40, magari allungando su qualcuna delle squadre che ci tallonano. Inutile girarci attorno: e’ una partita delicata che però potrebbe dirci molto. Alla Lazio – pure infarcita di assenti e giocatori tornati in campo da poco – si chiede l’ennesima prova compatta. Ecco, solidità ed equilibrio dovranno assisterci per non dare spago alle voglie di rivalsa viola…