di Giorgio BICOCCHI 

Sensazioni contrapposte ci accompagnano nella vigilia del viaggio al “Bentegodi”, nella prima, vera trasferta dell’anno. La prima lascia ampio spazio alla speranza se è vero che il Verona – nelle 20 gare giocate – ha incassato 44 gol, ovvero più di due a partita. Il tutto sommato al dato che i gialloblù hanno già perso 13 sfide.

L’altra e’ di natura cabalistica e preoccupa un po’ visto che poi nel pallone le statistiche contano. Bene, la Lazio mai ha pareggiato fuori casa, da agosto ad oggi, e anche il Verona, su per giù, e’ sulla nostra stessa linea avendo fatto ics solo una volta in 20 gare.

Fatte queste premesse la missione e’ quella di tornare a Roma con i 3 punti. E il ritorno di Castellanos (in fondo della sua importanza nel nostro attuale scacchiere te ne accorgi quando non c’è, come contro il Como…) autorizza qualche sogno importante soprattutto perché stavolta ci sarà anche un Dia ritrovato a fargli da spalla. Oggettivamente, pure rabberciati e/o convalescenti, siamo superiori ai gialloblù che però, dentro le mura anziché, sanno sempre offrire prestazioni di temperamento. Importante sarà spingere sul ritmo sin dalle prime battute, rubando palla e ripartendo. Giocando con rabbia ma pure entusiasmo. L’ingrediente che pare abbiamo smarrito da Napoli a questa parte. Senza far credere ai gialloblù di avere davanti una squadra spaurita e alla ricerca di se’ stessa dopo le ultime omissioni.

Certo, Verona, tradizionalmente, non è poi terreno particolarmente amico. Eriksson e la Lazio del 2000 ci persero, Sarri – restando alle recenti stagioni – mai ci vinse, pareggiando due volte e venendo severamente punito da Simeone al primo incrocio. Il Verona, poi, possiede ottime individualità, magari dalla cintola in su (occhio a Tengstedt, ad esempio). Ma in difesa i buchi si trasformano in crateri ed e’ su questo atavico difetto che dobbiamo regolarci. Servirà una Lazio sul pezzo perché nessuno ci regalerà nulla, ovvio. Avremo pochi tifosi al seguito (presenti solo gli appassionati del Nord) e una coppia di arbitro e Var che, con noi, mai hanno particolarmente brillato. Nonostante tutto restiamo fiduciosi. Vinciamo a Verona, chiudiamo il discorso Europa League giovedì notte e poi battiamo domenica prossima la Fiorentina: vorremmo una settimana così, densa di cose liete. E chissà che – dopo le recenti tribolazioni – tutto ciò si possa magnificamente realizzare…

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.