di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI
Un venerdì sera di sofferenza per la Lazio che deve fare i conti con le tante assenze, l’ingenuità clamorosa di Tchaouna che si fa cacciare via con due ammonizioni nel giro di pochi secondi, un avversario mai domo come il Como che alla fine deve mangiarsi le mani per le tante occasioni create soprattutto nelle battute iniziali e soprattutto i propri limiti mentali che rischiano seriamente di rallentarne la marcia in campionato. Dal canto loro i biancazzurri recriminano per la clamorosa palla gol sciupata da Guendouzi e Dia che all’80’ si ostacolano tra di loro salvando l’esordiente Butez che era ormai fuori causa.
I TITOLARI
PROVEDEL 6 – Graziato da Nico Paz, sugli sviluppi di un calcio piazzato va per farfalle (travolgendo Romagnoli) e solo il palo impedisce a Kempf di segnare. Si fa trovare invece pronto sulla conclusione di Strefezza – che comunque non era angolatissima. Decisamente più difficile la parata sul tiro insidioso di Padera. Trafitto dall’incornata vincente di Cutrone che rimette tutto in parità.
LAZZARI 6 – Prova subito a sfondare in area ma viene arginato con una spallata da Moreno. Un suo errore in fase di possesso rischia di mandare in porta mezzo Como. Per il resto non si segnalano altri acuti o strafalcioni.
GIGOT 6,5 – Mette fuori uso Paz, il che ci fa piuttosto comodo visto che era andato vicinissimo al gol in almeno un paio di frangenti. A inizio ripresa svetta su Dossena e gli impedisce di pareggiare salvando quasi sulla linea a portiere battuto.
ROMAGNOLI 6 – Una chiusura in extremis su Paz, in generale usufruisce dell’ottimo lavoro di Gigot che al momento sembra dare più garanzie di Patric e Gila.
PELLEGRINI 6 – Grande chiusura sul nuovo entrato Assane Diao lanciatissimo a rete (ma quanti contropiedi ha concesso la Lazio al Como stasera?), poi ci prova da lontanissimo che non è la sua specialità. Nel secondo tempo si fa ammonire per fermare il numero 38 che gli era passato davanti, rischia subito di prendere il secondo giallo e per questo motivo Baroni lo toglie non appena ne ha l’occasione – anche perché nel frattempo si era già fatto cacciare via Tchaouna.
GUENDOUZI 6 – Regala a Cutrone un pallone che stava per diventare sanguinoso. Ma quando ne giochi millordici in novanta minuti qualche svarione va messo per forza in preventivo. E glielo si perdona volentieri quando poi confeziona l’assist per l’1-0 di Dia. Da censura invece quando si ostacola con Dia davanti alla porta praticamente sguarnita.
ROVELLA 6,5 – Tanti palloni rubati e tanti palloni persi, un immenso lavoro dietro le quinte per spezzare le iniziative del Como e ispirare le ripartenze dei suoi. Tigna infinita e carattere da vendere.
ISAKSEN 6 – Dà spesso una mano in difesa con il Como spesso all’arrembaggio, da un suo recupero nasce l’azione che porta al gol di Dia. Manca l’appuntamento con il 2-0 in contropiede che avrebbe messo la gara in discesa nonostante l’uomo in meno.
TCHAOUNA 5 – Due cartellini gialli in meno di 120 secondi – il secondo grida vendetta, un inutile intervento in ritardo a centrocampo con il possesso palla a favore della Lazio – che distruggono di fatto le velleità dei padroni di casa.
DELE-BASHIRU 5,5 – Al 20′ prova a illuminarsi di immenso ma ci pensa Kempf a disinnescarlo prima che sia troppo tardi. Successivamente non riesce a mettersi nuovamente in evidenza e fatica a farsi largo e ad avvicinarsi alla porta di Butez.
DIA 6 – Doveva essere la sua serata e non tradisce le attese firmando al 34′ la rete che sblocca la partita e soprattutto lui, che non segnava ormai da due mesi. Ma rovina tutto con quel maledetto malinteso con Guendouzi a 10′ dal novantesimo che fa sfumare i tre punti.
I SUBENTRATI
DAL 60′ MARUSIC 6 – All’ultimo secondo ci ha provato disperatamente a diventare nuovamente l’uomo della provvidenza ma da posizione troppo defilata non poteva fare granché.
DAL 60′ TAVARES 6 – Prova a suonare la carica ma le poche volte che sfonda non riesce a trovare compagni pronti ad assecondarlo e a buttarla dentro.
DAL 73′ HYSAJ S.V.
IL MISTER
BARONI 5,5 – Tra squalificati e infortunati assembla la miglior formazione possibile ma anche oggi l’approccio non è stato dei migliori con il Como che nelle battute iniziali ha sfiorato più volte il vantaggio. L’espulsione di Tchauona gli ha poi scombussolato definitivamente i piani. Dovrà rimboccarsi le maniche perché bisogna ritrovare gli uomini migliori e soprattutto la squadra deve crescere – e parecchio – di testa per non sprecare altre partite come questa di oggi, in vista della seconda (si spera il più lunga possibile) parte di stagione.