di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI
La Lazio fa il suo esordio in Coppa Italia eliminando il Napoli che stasera ha fatto capire, ancora una volta, di puntare solo ed esclusivamente al campionato, sicuramente domenica prossima al Maradona vedremo una versione completamente diversa dei partenopei con tutti i titolarissimi che oggi non sono entrati in azione o lo hanno fatto per un breve scampolo di partita. I biancazzurri invece dimostrano di potersi esprimere ad alti livelli su tre fronti e si qualificano ai quarti dove incontreranno la vincente di Inter-Parma.
I TITOLARI
MANDAS 6,5 – Non riesce a trattenere un tiro senza pretese di Neres, favorendo così il tap-in vincente di Simeone bravo a prendere il tempo a Patric. Si riscatta negando la doppietta all’argentino prima dell’intervallo. Nella ripresa impedisce al Napoli di accorciare nuovamente le distanze intervenendo con la punta delle dita.
LAZZARI 6,5 – Cerca l’assolo sul 3-1 tirando una fucilata addosso a Caprile, se fosse entrata sarebbe venuta giù Monte Mario.
GIGOT 7,5 – Bravo a smorzare le incursioni di Ngonge, sua la sponda per l’incornata vincente di Noslin che porta avanti i biancazzurri alla mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa ferma Neres lanciatissimo a rete dando una grossa mano ai compagni che non riuscivano ad arginarlo. Numero di palloni recuperati nei novanta minuti: tendente a infinito.
PATRIC 6 – Leader della difesa orfana di Romagnoli e Gila, sbaglia la copertura su Simeone che lo anticipa segnando il gol che rimette subito il risultato in parità. Nel complesso beneficia del gigantesco lavoro di Gigot che toglie un sacco di castagne dal fuoco.
HYSAJ 7 – Riesumato da Baroni per far fronte alle assenze di Pellegrini e Tavares (con Marušić che parte dalla panchina), l’albanese all’inizio fatica a trovare una buona intesa con Zaccagni. Una volta scrollata la ruggine di dosso inventa un corridoio perfetto per l’inserimento di Pedro, Caprile abbocca e stende lo spagnolo provocando il penalty (poi miseramente fallito da Zaccagni). Da un suo recupero nasce l’azione che porta alla doppietta di Noslin. Da reintegrare ASAP.
DELE-BASHIRU 6 – Essendo a corto di centrocampisti, Baroni ricicla il nigeriano che non se la cava neanche malissimo ma di certo non è questo il suo ruolo naturale.
ROVELLA 6,5 – Non fosse per la squalifica che lo costringerà a saltare la gara di domenica prossima, Baroni avrebbe concesso un turno di riposo anche a lui. Folorunsho lo induce all’errore dentro la propria area, regala un corner al Napoli con una chiusura sbilenca, con un’altra per poco non manda in porta Lukaku che era appena entrato e aveva energie da spendere. Errori da mettere in preventivo per un tuttofare in mezzo al campo.
PEDRO 7 – Con la classe che lo contraddistingue da sempre trova l’episodio che potrebbe sbloccare la partita ma Zaccagni lo spreca malamente calciando addosso a Caprile. Partecipa all’azione del 2-1 con un velo delicatissimo.
ZACCAGNI 6,5 – Instancabile il capitano che timbra il cartellino anche in Coppa Italia ma non lo fa nel migliore dei modi sbagliando un calcio di rigore e dando a Caprile l’opportunità di riscattarsi con gli interessi dopo aver provocato il penalty che Pedro si era faticosamente conquistato.
TCHAOUNA 6 – Prima occasione al 6′ con un colpo di testa che termina a lato. Volenteroso ma non è una novità, deve solo diventare più concreto e soprattutto più cattivo sotto porta. Peccato per quel pallone perso a centrocampo che ha dato il là alla ripartenza partenopea finalizzata da Simeone.
NOSLIN 8,5 – Baroni stasera lo adatta come prima punta, scelta che viene premiata con una tripletta che scaccia via i brutti pensieri dopo il rigore sbagliato da Zaccagni e il pari momentaneo di Simeone. Castellanos e Dia sono avvisati, da oggi il mister ha un’alternativa validissima in più per l’attacco.
I SUBENTRATI
DAL 61′ GUENDOUZI 6,5 – Riporta ordine a centrocampo.
DAL 61′ ISAKSEN 6 – Sciupa la palla del 4-1 che avrebbe condannato il Napoli alla resa incondizionata prima del novantesimo.
DAL 73′ CASTROVILLI 6 – Rientra dopo l’ennesimo infortunio, mette nelle gambe una ventina di minuti. A inizio recupero non sfrutta un potenziale contropiede, purtroppo si vede che è rimasto indietro di condizione, non per colpa sua ovviamente.
DAL 90’+2′ MARUSIC S.V. – Entra giusto per concedere la standing-ovation a Noslin
IL MISTER
BARONI 7 – A differenza di Conte ci tiene alla Coppa Italia e fa un turnover meno massiccio, giocandosi la partita a viso aperto con la Lazio che si propone spesso e volentieri in avanti, l’episodio del rigore sbagliato da Zaccagni rischia di complicargli i piani ma per sua fortuna oggi ci pensa Noslin a sistemare tutto. I cambi “congelano” la partita ma di fatto spengono le velleità offensive dei biancazzurri che nel finale si limitano a gestire senza trovare gli spiragli per affondare nuovamente il colpo e arrotondare ulteriormente il punteggio.