di Stefano BELLI

La maledizione della maglia gialla colpisce ancora: ogni volta che la Lazio scende in campo con questa colorazione, succede sempre qualcosa che manda di traverso la partita. Questa volta è un gol annullato a Rovella nelle battute iniziali del match a far deragliare la squadra di Baroni che reagisce in maniera fin troppo emotiva (erano passati sì e no 60 secondi dal fischio d’inizio e c’era tutto il tempo del mondo per rimediare alla decisione di Zufferli e di Paterna che era al VAR), si butta via e consegna i tre punti al Parma, perdendo contatto dal gruppo di testa e in particolare dal Napoli che invece fa pienamente il suo dovere contro il Torino.

I TITOLARI

PROVEDEL 5,5 – Trafitto in avvio da Man (su “assist” di Rovella), posizionato malissimo sulla pennellata magistrale di Haj Mohamed, l’uscita disperata su Delprato non basta a sventare il 3-1 dei ducali che chiude la contesa.

LAZZARI 5,5 – Corre a vuoto sprecando un mucchio di energie preziose, si complica la vita anche sulle giocate più semplici.

GILA 5,5 – Un buon intervento su Cancellieri lanciato a rete, rivedibile nella gestione della sfera sopratutto in fase di impostazione. Fatale l’errore a inizio ripresa dal quale nasce il raddoppio del Parma. Nel finale si fa prendere dall’entusiasmo e si getta in avanti assieme agli altri lasciando scoperta la metà campo della Lazio, un invito a nozze per il contropiede di Delprato che ci condanna alla resa incondizionata.

ROMAGNOLI 5,5 – Messo in crisi da Rovella con quel retropassaggio disgraziato che ha spianato la strada a Man per il vantaggio del Parma. Nella ripresa colpisce malissimo di testa e non riesce ad avere la meglio su Suzuki. Nel recupero si sbilancia troppo all’attacco lasciando incustodita la trequarti che diviene facile terreno di conquista per i contropiedisti del Parma.

PELLEGRINI 5,5 – Ci mette tutta la buona volontà del mondo ma non si può far finta di nulla, senza Tavares la squadra perde tantissimo e non solo in fase offensiva.

GUENDOUZI 6 – La giornata no di Rovella complica i piani del francese che prova a tenere in piedi la baracca da solo, peccato che per i miracoli si stia ancora attrezzando.

ROVELLA 5 – Un pomeriggio da incubo: prima il VAR gli cancella il primo gol con la maglia biancazzurra, poi si fa prendere dal nervosismo e regala letteralmente il pallone dell’1-0 a Man che ringrazia e insacca. Infine, come ciliegina sulla torta, si fa ammonire e dovrà saltare la sfida con il Napoli. Che problema c’è, abbiamo così tante alternative a centrocampo…

ISAKSEN 5,5 – Ancora una volta ha dimostrato di non avere il killer istinct davanti alla porta, certe palle bisogna buttarle dentro con tutta la forza che hai, invece il danese si diletta nella sua specialità: tirare gli stracci bagnati addosso agli avversari.

DELE-BASHIRU 5 – La grande novità di oggi è la presenza dal primo minuto del nigeriano classe 2001 che però commette troppi errori e non riesce a incidere come domenica scorsa contro il Bologna, quando entrò in corso d’opera e poteva usufruire degli enormi spazi lasciati dai felsinei, sotto nel punteggio e in inferiorità numerica.

ZACCAGNI 5,5 – Il suo apporto in fase di attacco: un paio di punizioni da posizioni assolutamente inoffensive, una ciabattata che si spegne sul fondo e un tuffo olimpionico in area di rigore che magari nell’era pre-VAR avrebbe portato a un tiro dagli undici metri.

CASTELLANOS 6 – Anche oggi segna solo quand’è in fuorigioco. Fino all’81’ l’insufficienza non gliela toglie nessuno, poi trova in maniera rocambolesca la rete (la sesta in campionato per l’argentino) che sembra riaprire la partita ma si rivelerà solo un’illusione per i biancazzurri che ben presto tornano a fare i conti con la cruda realtà.

I SUBENTRATI

DAL 46′ PEDRO 5,5 – Purtroppo anche i fuoriclasse invecchiano, si vede che è affaticato e pertanto il suo contributo quest’oggi è molto limitato.

DAL 65′ TCHAOUNA 6 – Entra e prova a mettersi in evidenza con una rovesciata senza senso, che non serve nemmeno ai fotografi visto che il pallone termina nel Parma Store adiacente al Tardini. Successivamente tira addosso a Suzuki e più tardi ne esalta ancor di più i riflessi.

DALL’82’ MARUSIC S.V.

DALL’89’ NOSLIN S.V.

IL MISTER

BARONI 5,5 – Sul piano della gestione emotiva c’è ancora tanto, tantissimo da migliorare: non è la prima volta che la squadra perde completamente la testa e va in tilt per un episodio arbitrale. Questi tre punti regalati a un avversario tecnicamente inferiore come il Parma (ma con le qualità ci fai ben poco se non hai i nervi saldi) pesano come macigni, soprattutto considerando che da qui alla fine del girone d’andata tra Napoli, Inter, Lecce (l’ultima volta che abbiamo vinto al Via del Mare c’era ancora il Regno delle Due Sicilie), Atalanta e derby sarà grasso che cola raccoglierne quattro.

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