di Giorgio BICOCCHI

“L’unica cosa bona e’ che avemo fatto vince er a Parma e adesso la Roma e’ quindicesima…”. Ci vuole sarcasmo per accettare lo stop di Parma e ai Laziali non manca. Ci verrebbe da scrivere “partita-stregata” per via di quei due salvataggi sulla linea e di alcune parate di Suzuki molto fortunose (quella su Romagnoli, sullo 0 a 1, su tutte). Ma poi pensiamo che la definizione più corretta per ricordare questa trasferta infausta sia “partita-falsata” per via dell’incredibile gol tolto a Rovella dopo un minuto. Insomma, come a Firenze e a Torino ecco una sconfitta orientata dagli arbitri. “Aho, se non annullava quel gol bono finiva 4 a 0…”, ci scrive un amico. Già, la sensazione sarebbe stata quella, maledizione…

Primo tempo

– “Ma che e’ er fratello dell’arbitro croato de giovedì?” Un altro scempio si compie dopo un minuto: Rovella segna un gol favoloso da fiori area, il mediocre Zufferli convalida ma poi annulla – su intervento del Var – per un “fallucolo” dello stesso mediano a centrocampo, trenta secondi prima del gol… Roba da matti;

– Perdiamo subito la serenità. Troppo grave un errore del genere. Rovella sbaglia il disimpegno e Man ci punisce;

– Avremmo subito voglia di spegnere la tv e andare a spasso… Cinque minuti e già ne abbiamo viste troppe… La Lazio schiuma rabbia ma e’ una partitaccia. Iniziata in salita ma non per colpa nostra;

– Rovella, diffidato, ammonito: salta Napoli. “Opera completata dall’arbitro”, ci messaggiano da Parma. Poco da dire, però, perché Nicolò entra a gamba tesa;

– Taty di testa e salvataggio sulla linea. Non e proprio giornata…;

– Ancora Castellanos: stavolta gol annullato per fuorigioco. La Lazio, sia pure a sprazzi, c’è ;

– “Arbitraggio provocatorio, un novello Giacomelli…”, ci scrive un dotto amico dal “Tardini”;

– Il Parma gioca di rimessa e rischia di farci male. Ci manca un mondo uno come Vecino: Dele Bashiru sbaglia molti appoggi;

– Altro salvataggio sulla linea dopo tiro a botta sicura di Isaksen: partita stregata, non c’è che dire;

– E poi c’è pure un rigore per noi: Zaccagni va a terra, spostato da Keita. L’arbitro indica il dischetto, dimenticandosi di espellere il gialloblù, già ammonito. Tutto inficiato dal Var che richiama e fa togliere il penalty;

– La gara si infiamma, il Parma provoca perché forse si sente protetto dagli eventi. Si scatena una mezza rissa: giallo per Gila e Bonny;

– Ci aspetta una ripresa tosta in cui però sarà essenziale mantenere la calma. Anche se negli spogliatoi i nostri riguarderanno sicuramente il gol annullato e non si capaciteranno…;

Secondo tempo

– Non c’è tempo da perdere, subito dentro Pedro. Il Parma si acquatta, noi cominciamo in avanti;

– Fatichiamo però a prendere spazi. Romagnoli ci prova di testa e Suzuki e’ fortunato a toglierla dalla porta. Ci prova pure Zaccagni col solito tiro a giro…;

– Ma la squadra non e’ serena: quell’assurda decisione arbitrale l’ha zavorrata. Gila perde maldestramente palla e il quasi esordiente Haj fa 2 a 0 (Ivan, potevi fare di più?;

– Entra Tchaouna, non ci stiamo a perdere. Il francese, con un tipo potente, impegna ancora Suzuki. Non è aria. “Ma sto’ portiere para così solo co’ noi?”, ci si chiede al “Tardini”;

– Il Taty la riapre sfruttando un erroraccio collettivo della difesa gialloblù. E poi Tchaouna gira alto in corsa;

– Ci sarebbero altri minuti per provare gli assalti finali ma la foga ci frega. Del Prado scappa dalla propria trequarti e freddamente sigla il 3 a 1;

– La quarta sconfitta stagionale arriva così, tra mille rimpianti e arrabbiature. Il problema adesso è che, in tre giorni, dobbiamo affrontare due volte Conte…

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