di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)
Le pagelle biancazzurre dello 0-0 tra Lazio e Ludogorets nella quinta giornata della fase campionato di Europa League.
Mandas 6 Sicuro nelle uscite, non ha problemi sulle rare conclusioni bulgare.
Marusic 6.5 Si sposta di fascia tra primo e secondo tempo, resta bloccato per evitare i contropiede avversari.
Gigot 7 Inizia a piacere la sua rudezza, un paio di interventi sono scenografici ma anche molto efficaci. E’ in crescita.
Patric 6.5 Buon rientro, i bulgari non creano troppe apprensioni. Dispiace che l’arbitro non lo rispetti come capitano, ammonendolo mentre chiede delucidazioni.
Pellegrini 6 Primo tempo di buona applicazione, non spinge troppo (dal 46′ Lazzari 6.5 Il suo ingresso regala maggiore spinta e dinamismo, manca un po’ di precisione).
Guendouzi 7 Il suo moto perpetuo meriterebbe più riconoscimenti a livello di giudizi, la traversa gli nega il gol decisivo come a Firenze. Sfortunato ma sempre fondamentale.
Vecino 6 Fa il suo come sempre, non trova spazi per i suoi caratteristici inserimenti (dal 60′ Rovella 6.5 Con lui in campo ormai la Lazio sale sempre di tono).
Tchaouna 5.5 Poteva essere un’occasione importante per lui, non la coglie nella selva del catenaccio bulgaro. Non deve perdersi d’animo (dal 46′ Isaksen 6.5 Le sue accelerazioni portano qualcosa in più, si vede clamorosamente negato un rigore sacrosanto).
Dia 6 Proprio quando si era scaldato, con due conclusioni a fine primo tempo, deve dare forfait per una botta alla caviglia (dal 46′ Castellanos 5.5 Non entra bene in partita, dispensa finezze quando servirebbe concretezza).
Pedro 6 È difficile districarsi nella selva oscura del catenaccio del Ludogorets, finché può prova a inventare qualcosa ma avrebbe bisogno di maggiori spazi (dal 79′ Zaccagni 6 Con lui in campo sarebbe stata un’altra musica ma aveva bisogno di un break).
Noslin 5.5 Baroni lo tiene in campo fino alla fine, ma più che la scarsa incisività gli si può rimproverare che sparisce un po’ dalla partita nel secondo tempo, soprattutto quando passa dalle vie centrali a quelle esterne.
L’all. Baroni 6.5 L’ampio turn over mostra una Lazio un po’ sotto ritmo nel primo tempo, fatto sta che con un arbitraggio normale e un pizzico di fortuna in più avrebbe trovato la chiave per sbrogliare la matassa anche stavolta.