Sulle colonne de Il Messaggero lunga intervista a Pedro, grande protagonista di questa prima parte di stagione per la Lazio, col campione spagnolo già autore di 6 gol tra campionato ed Europa League. Eccone alcuni estratti:
“Baroni mi ha rianimato, è vero. Si è rapportato come se fossi un uomo in più del suo staff tecnico, mi chiede consigli su come aiutare il gruppo. Questa responsabilità mi fa rendere di più. So che devo dare più degli altri, così riesco a superare limiti biologici che non avrei immaginato. I risultati positivi poi stanno contribuendo a un mood fantastico. Non solo io, il Taty sta facendo gol, Zaccagni uno scatto in più. Ci contagiamo l’uno con l’altro“.
“Il mister, dopo avermi osservato per tutti gli allenamenti in ritiro, aveva voluto farmi un regalo con il suo pensiero: “I più giovani devono guardarti, imitarti e correre forte quanto te, prima che tu smetta”. L’età è un fattore importante in questo calcio moderno e fisico, ma in questo momento la testa e il fisico mi girano a mille. Riesco a fare recuperi come a Monza su Maldini, a sfrecciare al 92′ per segnare al Porto e ballare sotto la Nord. A inizio stagione avrei preferito giocare dietro la punta per fare la pressione alta e non dover tornare indietro. Adesso sento di poter far tutto ed essere sempre decisivo“.
“Non ho mai pensato di andar via, volevo continuare alla Lazio e rispettare il contratto.
Ho parlato con il ds e il presidente e, anche se avevano comprato tantissimi giocatori in attacco, hanno deciso di tenermi. E ora tutti insieme, i giovani e un vecchietto, siamo un’incredibile macchina da gol“.
“Non voglio raccontare vicissitudini di cui ho già detto sulla Roma e Mourinho. Sono il passato, anzi hanno preso la miglior decisione all’epoca e li ringrazio di avermi ceduto alla prima squadra della Capitale ovvero la Lazio. Io volevo continuare in Serie A, dove c’è tanta concorrenza, e sono stato accontentato“.
“Il mio sogno è vincere un trofeo qui prima di smettere, sarei l’uomo più felice del mondo. Siamo una delle squadre che ambiscono all’Europa League, siamo primi e possiamo vincerla. La nuova formula può agevolarci, senza retrocessioni dalla Champions, per entrare fra le prime otto. Poi ci saranno le doppie sfide e comunque squadre fortissime come United, Tottenham. Adesso sarà tosta in casa dell’Ajax, il percorso è lungo, ma dobbiamo provarci. Per vincere un trofeo sono pronto a tuffarmi dentro la Fontana di Trevi… se mi danno il permesso e non mi arrestano!”