di Giorgio BICOCCHI 

“Aho’, ma non e’ che se ripjamo co l’interessi quello che er Covid ce levo’ nel 2020?”. Fiocca la poesia nel post-partita di Monza. Non vinciamo una gara sporca ma “lurida”: segnamo, ci mangiamo diverse occasioni per chiedere la sfida e poi soffriamo da cani, lottando su ogni zolla di campo, mai domi. La magia continua: chissà se proseguirà pure fino a Natale. Intanto ci godiamo la Lazio lassù: abbiamo 25 punti a 7 giornate dalla fine del girone di andata. E alla fine di agosto c’era chi pensava che avremmo collezionato a stento 40 punti…

Primo tempo

– Prima Mota, poi Maldini: iniziamo con un po’ di disagi. Ma poi ci aggiusteremo…

– “Ma st‘arbitro? Abita a Seregno, sarà uscito de casa alle cinque…”: salace il commento di un amico su Colombo. Che ci lascia picchiare (vero Izzo?) inpunemente;

– Prendiamo le misure lentamente ma poi le prendiamo. Dia scalda i guanti di Turati. Zaccagni comincia a provare il tiro a giro…

– Colombo finalmente estrae i cartellini. Pereira, gia ammonito, rischierebbe seriamente il rosso ma c’è benevolenza;

– Usciamo palla a terra, ci scambiamo velocemente ruoli e posizioni. Insomma, una bella Lazio;

– Zaccagni, palo a Turati battuto;

– Il gol e’ maturo: viene originato da un recupero di Pedro. Palla a Zack che calcia a giro e stavolta coglie l’angolo…;

– “Ammazza che freddo…”, ci scrive un amico. Cala pure un po’ di nebbia sull’ex Brianteo ma la Lazio sembra padrona del match;

– Mota, rovesciata volante: bella ma alta;

– Siamo ordinati ed equilibrati. Poche sbavature in difesa. Romagnoli leader. La fascia sinistra – con Zack e Tavares – fa le fiamme;

– “Aho, e’ lunga qui… Vedrai che er Monza darà tutto nel secondo tempo”, ci ammonisce un amico. Ma lo sappiamo: con la Lazio la parola “tranquillità” non esiste;

Secondo tempo

– Entriamo per chiudere la sfida. Rovella colpisce ma Turati respinge. Poi Tavares sprinta e Dia arriva per un soffio in ritardo. Buon approccio e Lazio sul pezzo;

– Romagnoli torna Totem dopo le amnesie dello scorso anno (ma chi ha giocato bene nella passata stagione?). Le prende tutte. Soprattutto limita Djuric;

– Rovella mostro: e’ dappertutto. Idem Guendouzi. Vecino invece arranca;

– L’ultima mezz’ora la passiamo soffrendo. Provedel vede le streghe ma non compirà parate-prodigio. Siamo stanchi ma diamo tutto;

– Entra il Taty: si mangerà un gol pazzesco, a quattro metri da Turati. Un vero peccato;

– Colombo inizia a fischiare come una vaporiera. Isaksen sbaglia qualche scelta. Dall’altro versante Noslin aiuta Pellegrini;

– “Nun se molla d’un metro: le vittorie sofferte so’ le più belle”, ci scrive un amico prima che Colombo assegni una punizione infame al 95’. Per fortuna senza conseguenze;

– Ne vinciamo un’altra: dopo lo stop con la Juve le abbiamo schivate tutte. Lo scorso anno virammo a 30 punti. Adesso – a 7 giornate dalla fine del girone di andata – ne abbiamo già 25. Magia-Lazio, senza se e senza ma…

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