di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI
La Lazio prende la scia di Fiorentina e Atalanta e resta più che mai agganciata al treno Champions. Nel monday night che ha chiuso l’11^ giornata di Serie A i biancazzurri, non senza soffrire, battono il Cagliari per 2-1 ottenendo così la quarta vittoria consecutiva considerando anche l’Europa League. Un successo che non abbiamo nemmeno il tempo di celebrare, perché giovedì prossimo arriva il Porto e bisogna assolutamente rimanere a punteggio pieno nella super-classifica unica che da quest’anno caratterizza le competizioni continentali.
L’OLIMPICO SALUTA FLAVIO – Baroni, premiato come miglior allenatore del mese di ottobre, deve fare i conti con l’assenza di Tavares, squalificato, e rilancia Pellegrini. Prima di lasciare la parola al campo tutto il mondo Lazio, società e tifosi, si è stretto in un unico abbraccio verso la famiglia di Flavio Rosci, con il capitano Zaccagni che consegna un mazzo di fiori ai parenti dello sfortunato ragazzo venuto a mancare nei giorni scorsi, stroncato dalla malattia di Batten.
LUVUMBO RISPONDE A DIA – Isaksen conquista subito una preziosa punizione dal limite. Il tiro di Pellegrini non è irresistibile ma tanto basta per mettere in difficoltà Scuffet che respinge goffamente, Dia si avventa come un rapace affamato sul pallone e lo scaraventa in rete con il più classico dei tap-in per l’immediato vantaggio biancazzurro. Quarto gol in campionato per il senegalese che torna così a lasciare il segno dopo un breve periodo di appannamento. Incassato il colpo i casteddu si rimboccano le maniche, Gila è bravo a chiudere Piccolo in calcio d’angolo, sugli sviluppi del corner la difesa libera con Rovella che riparte in contropiede e viene fermato fallosamente da Adopo che diventa il primo ammonito della serata, in seguito alla lista dei cattivi si aggiungono anche Augello, Noslin e Mina. Lazio vicina al raddoppio con Castellanos che al 19′ scheggia il palo alla destra di Scuffet, pericolo scampato per l’undici di Nicola che è costretto a prestare il fianco ai contropiedi avversari. Nei minuti successivi i ragazzi di Baroni si mantengono in zona d’attacco ma un errore di Lazzari rischia di mandare in porta Luvumbo con tutto il pallone, Provedel abbassa la saracinesca e si rifugia in angolo. I padroni di casa prendono paura e indietreggiano, al contrario la compagine sarda si fa coraggio e poco prima dell’intervallo rimette tutto in equilibrio con Luvumbo, favorito da una deviazione di Gila (ancora lui!). Episodio che complica maledettamente la gara dei biancazzurri che non riescono più a trovare gli spazi per affondare il colpo.
SONO IL SIGNOR ZACCAGNI, RISOLVO PROBLEMI – Baroni toglie Noslin, ammonito e che non aveva fatto assolutamente una buona impressione quest’oggi, dentro Vecino. Gli attacchi della Lazio si intensificano ma di pericoli veri e propri dalle parti di Scuffet non se ne vedono, se non al 59′ con un doppio salvataggio di Luperto prima su Taty e poi su Vecino. Purtroppo in questa fase del match manca decisamente la spinta propulsiva di un elemento come Tavares in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Castellanos continua a sprecare occasioni e il Cagliari ne approfitta per far perdere più tempo possibile e rifiatare. La svolta arriva a un quarto d’ora dal novantesimo: Pellegrini viene falciato da Zortea all’intero dell’area di rigore, Ayroldi indica il dischetto, inutili le proteste dei casteddu. Dal dischetto si presenta, canticchiando “Calma e sangue freddo” di Luca Dirisio, Zaccagni (appena entrato al posto di Guendouzi che non l’ha presa benissimo scagliando un pallone in tribuna) che la piazza chirurgicamente all’angolino, Scuffet per pochissimo non ci arriva. Il Cagliari resta addirittura in nove poiché Mina, già ammonito, spintona Taty: secondo giallo e rosso. A quel punto saltano i nervi a Adopo che aggredisce verbalmente l’arbitro e va a fare compagnia negli spogliatoi al numero 26. Ritornata la calma, gli uomini di Baroni (mossa geniale del mister che toglie l’unico ammonito finora, Lazzari, temendo che il direttore di gara potesse in qualche modo “compensare”) provano a far valere la doppia superiorità numerica rallentando notevolmente i ritmi, Rovella non riesce a chiuderla e nel recupero Pedro si divora l’impossibile. I casteddu restano così in vita e a tempo ormai scaduto hanno addirittura l’incredibile opportunità di pareggiare nuovamente su calcio d’angolo, tuttavia ci pensa Provedel a sventare l’ultima minaccia di una serata vissuta sulle montagne russe.
IL TABELLINO
LAZIO-CAGLIARI 2-1 (1-0)
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (81′ Marušić), Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi (73′ Zaccagni), Rovella; Isaksen (63′ Pedro), Dia (81′ Dele-Bashiru), Noslin (46′ Vecino); Castellanos. All. Marco Baroni.
CAGLIARI (4-4-1-1): Scuffet; Zappa, Luperto, Mina, Augello (68′ Obert); Zortea (78′ Felici), Makoumbou, Adopo, Luvumbo (84′ Palomino); Gaetano (68′ Viola), Piccoli (84′ Deiola). All. Davide Nicola.
ARBITRO: Giovanni Ayroldi (Sezione di Molfetta).
AMMONITI: 9′ Adopo (C), 17′ Augello (C), 25′ Noslin (L), 29′ Mina (C), 49′ Zappa (C), 61′ Lazzari (L), 64′ Luvumbo (C), 74′ Luperto (C), 85′ Rovella (L).
ESPULSI: 79′ Mina (C) per somma di ammonizioni, 79′ Adopo (C) per proteste.
RECUPERO: 1′ pt, 5′ st.
MARCATORI: 3′ Dia (L), 41′ Luvumbo (C), 76′ rig. Zaccagni (L).