di Fabio BELLI

Chiamatelo complesso dello Stadium: la Lazio quando va a trovare la Juventus, che sia campionato, che sia Coppa Italia, permette sostanzialmente ai bianconeri di vincere col pilota automatico. Massimo risultato col minimo sforzo, gli attaccanti bianconeri hanno panno verde per mandare la palla in buca mentre la Lazio, pur manovrando con buona continuità, fatica per costruire pericoli. Un film già visto a Torino, ciò che non si è visto invece è l’immagine dalla sala VAR che possa togliere dubbi sul pallone, che sembrava uscito, sul primo gol di Vlahovic. Episodio che ha fatto inferocire la Lazio, muta nel dopogara, e indirizzato una partita e che fa il paio con il rigore della sfida col Bologna: la Signora sembra proprio tornata, in tutti i sensi.




FORMAZIONI – Sarri conferma in blocco l’undici vittorioso a Napoli, Rovella e Guendouzi partono dalla panchina, Kamada viene confermato titolare a centrocampo. Per la Juventus coppia offensiva Vlahovic-Chiesa, con l’attaccante italiano recuperato dopo l’infortunio che gli aveva fatto saltare gli impegni in Nazionale. Come volevasi dimostrare…

BRUTTO APPROCCIO, MA IL VAR DOVE STA? – Parte a testa bassa la Juventus, al 3′ già grande intervento di Provedel su Kostic ma l’azione era viziata da fuorigioco. Ammonito Miretti per un fallo su Zaccagni, al 10′ sono comunque i bianconeri a passare: McKennie tiene d’un soffio in gioco il pallone sulla linea laterale di sinistra (almeno così viene stabilito dopo il silent check, anche se le immagini non vengono mostrate), cross per Vlahovic che gira al volo alle spalle di Provedel. Al quarto d’ora sugli sviluppi di un corner per i bianconeri Vlahovic va vicino al bis di testa, quindi c’è un’ammonizione anche per Bremer per aver fermato Immobile in corsa. Al 24′ prima grande occasione da gol per la Lazio, che scambia bene in area e manda al tiro Kamada, Szczesny sventa il pareggio. Subito dopo però la Juventus raddoppia: al 26′ su tocco di Rabiot arriva un pallone sul vertice sinistro dell’area di rigore per Chiesa che gira a rete il 2-0 di prima intenzione. L’uno-due della Juventus tramortisce la Lazio che almeno sul piano del possesso palla riesce però a riorganizzarsi, con Luis Alberto che gioca da regista offensivo e Kamada che prova a togliere riferimenti alla difesa bianconera. C’è un’altra conclusione del giapponese che finisce però abbondantemente a lato, anche Miretti va però vicino al tris in diagonale. Szczesny al 39′ esce tempestivamente su un inserimento in area di Marusic, i tentativi di reazione della Lazio risultano però velleitari e la Juventus va così all’intervallo potendo gestire un doppio vantaggio.

ILLUSIONE LUIS ALBERTO – La Lazio inizia il secondo tempo con Luca Pellegrini e Rovella in campo rispettivamente al posto di Hysaj e Cataldi. C’è però subito una doppia occasione per la Juventus: al 3′ Provedel vola all’angolino a togliere un pallone piazzato di testa da Rabiot, che sul corner si ripete trovando però un altro intervento del portiere laziale sul suo stacco aereo. La Lazio comunque non demorde, all’8′ e al 10′ prima Kamada e poi Felipe Anderson arrivano alla conclusione, facendosi murare rispettivamente da Gatti e Bremer. Al 14′ doppio cambio nella Juventus con Fagioli e Cambiaso che prendono il posto di Miretti e Kostic, quindi c’è un cartellino giallo per Gatti. Al 19′ la Lazio torna in partita: Kamada vince un duello con Cambiaso, palla a Luis Alberto che infila dal limite il 2-1. Ma al 22′ torna a +2 la Juventus: il 3-1 viene firmato da Vlahovic che mette giù bene un pallone lungo tra i due centrali biancazzurri e firma la doppietta personale con un gran destro. Vengono ammoniti Cambiaso, Vlahovic e Luca Pellegrini in un finale di partita che, dopo il terzo gol di Vlahovic, la Juventus riesce a gestire in scioltezza, sfiorando anche il poker al 90′ con Timothy Weah che da due passi non riesce ad insaccare all’altezza del secondo palo. Nella Lazio dentro anche Pedro e Castellanos al posto di Felipe Anderson e Immobile ma pur provando a giostrare palla in avanti la Lazio non crea occasioni: si chiude sul 3-1 con la Lazio che resta a 3 punti in classifica dopo 4 giornate. Urge un cambio di passo, a prescindere dalle insidie del calendario.

IL TABELLINO

SERIE A

JUVENTUS-LAZIO 3-1

Marcatori: 10`, 67` Vlahovic (J), 26` Chiesa (J), 65` Luis Alberto (L)

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie (71` Weah), Miretti (59` Fagioli), Locatelli, Rabiot, Kostic (59` Cambiaso); Chiesa (83` Milik), Vlahovic (83` Kean). A disp.: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Rugani, Yildiz, Iling-Junior, Nicolussi. All.: Massimiliano Allegri

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj (46` Pellegrini); Kamada (78` Guendouzi), Cataldi (46` Rovella), Luis Alberto; Felipe Anderson (69` Pedro), Immobile (69` Castellanos), Zaccagni. A disp.: Sepe, Mandas, Lazzari, Patric, Gila, Vecino, Isaksen. All.: Maurizio Sarri

Arbitro: Fabio Maresca (sez. di Napoli)

Assistenti: Baccini – Pagliardini

IV Ufficiale: Ayroldi. V.A.R.: Irrati. A.V.A.R.: Maggioni

NOTE. Ammoniti: 8` Miretti (J), 17` Bremer (J), 61` Gatti (J), 77` Cambiaso (J), 82` Vlahovic (J), 84` Pellegrini (L). Recupero: 2` pt, 6` st.






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